L’aumento del commercio elettronico causato dalla pandemia di Covid-19 sta aumentando anche la base associativa di Assoespressi, l’associazione dei corrieri aderenti a Confetra, che ha raggiunto i settanta associati. Lo annuncia la stessa associazione, precisando che rappresenta la maggioranza delle imprese italiane che operano nel commercio elettronico e che occupano complessivamente oltre diecimila addetti.
In questa fase, Assoespressi sta trattando con i sindacati per accordi “in grado di costruire un quadro regolatorio che ponga sempre in primo piano la tutela della salute dei lavoratori, specialmente in questo periodo, ottenendo inoltre la flessibilità e l’elasticità necessarie per supportare questo nuovo business che diventerà uno dei più importanti nell’economia nazionale e mondiale”.
Il presidente Bernardo Cammarata spiega che “abbiamo diversi tavoli di trattativa aperti con le varie sigle sindacali sui quali si sta lavorando. Puntiamo a raggiungere nuovi accordi che diano sia alla parte imprenditoriale, sia ai lavoratori del settore, maggiori certezze normative sulle tematiche-chiave delle consegne dell’ultimo miglio, cioè la sicurezza di tutti gli addetti, e la flessibilità richiesta specificatamente da questo settore”.
L’associazione spiega che il dialogo con i sindacati si sta focalizzando sull’aggiornamento del contratto nazionale, per ottenere una sua revisione che consideri le caratteristiche della consegna per il commercio elettronico. Un’attività, precisa Assoespressi che “richiede modalità di servizio molto diverse dalle classiche formule del trasporto merci. A differenza del B2B, che ha fasce orarie di consegna prestabilite secondo gli orari di lavoro di aziende, uffici o negozi, il servizio di recapito di merci B2C, legate all’eCommerce, porta con sé maggiori difficoltà perché opera su una fascia oraria molto più ampia che include anche le ore serali e i giorni festivi”.