Assologistica ha chiuso il settantacinquesimo anno di attività – iniziata nel 1947 con il nome di Magazzini Generali Alta Italia – con una conferenza stampa in cui ha presentato il bilancio del 2022. Un bilancio considerato molto positivo dal presidente Umberto Ruggerone, che ha sottolineato due traguardi legislativi raggiunti dopo anni di lavoro: l’inserimento della logistica nel Codice Civile e le prime norme sull’interscambio dei pallet. Un altro importante risultato è l’inserimento delle attività terminalistiche tra quelle dei Fondo Complementare del Pnrr.
È stata invece mancata per pochi giorni, a causa della fine anticipata della legislatura, l’approvazione del “cruscotto della logistica”, che prevede la raccolta e la condivisione delle informazioni sugli appalti e l’affidamento dei servizi della logistica. Un progetto quindi rinviato e che nella fase iniziale dovrebbe iniziare in beta test in Lombardia ed Emilia Romagna. Assologistica vuole anche avviare un sistema volontario di rating aziendale, che dovrebbe rappresentare lo stato di salute del settore.
Per il futuro, l’associazione della logistica vuole lavorare sulla parte normativa del contratto nazionale, perché ormai è inadeguata alla rapida evoluzione della logistica, aprendo pure varchi all’illegalità. Per farlo, però, bisogna collaborare con le altre venti sigle datoriali coinvolge nella questione. Un altro importante tema da affrontare è la carenza di personale, soprattutto qualificato. Per farlo, Assologistica proseguirà la collaborazione con le scuole e le Università.
Sul programma c'è la transizione energetica, su cui l’associazione cita due interventi. Il primo è valorizzare i 44 milioni di metri quadri di tetti delle piattaforme logistiche italiane, su cui possono sorgere impianti fotovoltaici (un processo comunque avviato). Ma è un impegno costoso, che richiede forme di sostegno. Il secondo è il consumo di suolo causato dalla rapida crescita della domanda d’infrastrutture logistiche. In questo caso servono nuovi strumenti urbanistici per favorire l’insediamento in aree industriali dismesse.
Sul versante legislativo, Assologistica sta lavorando su due temi. Uno è la riforma dell’istituto dei magazzini generali, che non sono semplici depositi ma hanno anche una funzione di garanzia finanziaria e possono tornare a quella originaria di supporto alla Protezione Civile. La seconda è inserire i magazzini refrigerati tra le attività energivore, che potrebbe avvenire semplicemente tramite un ampliamento del loro codice Ateco.