Il segretario generale delle Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, lancia l’allarme sulle conseguenze di due emendamenti – uno alla Legge di Bilancio e l’altro al Decreto Pnrr2 – che sottraggono le attività di consegna dall’obbligo di responsabilità in solido del committente di un appalto nel caso che l’appaltatore non paghi le retribuzioni e i contributi previdenziali dei suoi dipendenti, previsto dall’articolo 1676 del Codice Civile. Ne sono coinvolti soprattutto gli autisti che svolgono la distribuzione nell’ultimo miglio.
“Le regole e i vincoli giuridici previsti per gli appalti devono valere anche per i contratti di trasporto senza alcuna deroga o eccezione”, afferma Tarlazzi. “Il Governo prenda subito i provvedimenti necessari per correggere questa stortura che non fa altro che aumentare il livello di sfruttamento e di illegalità in un settore già fortemente problematico sotto questo punto di vista”.
Il segretario generale della Uiltrasporti evidenzia anche l’esito dell’indagine svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, secondo cui “gli infortuni sul lavoro, il fenomeno del caporalato digitale, o quello delle cooperative spurie che nascono e muoiono giusto il tempo della durata di un appalto o di un subappalto e dettano le regole dell'illegalità nella logistica, incidono sul Pil del nostro Paese da tre a sei punti percentuali”.
Tarlazzi conclude affermando che “la logistica è il settore che più di altri soffre situazioni al limite della legalità, con soggetti che utilizzano manodopera irregolare o applicano ai dipendenti contratti collettivi con meno diritti e meno tutele di quelli previsti dal contratto nazionale di categoria della Logistica e dei Trasporti. Bisogna agire in questo settore per tutelare i lavoratori e per questo non accetteremo mai che venga modificato l’articolo del Codice Civile 1676”.