La digitalizzazione e una speciale squadra coordinata da un ex carabiniere hanno permesso alla società di noleggio pallet Chep di recuperare nei soli ultimi quattro mesi del 2022 di diecimila pedane in Italia. Un chiaro segnale contro il mercato nero dei bancali, ma anche a favore del sistema di scambio circolare impostato da Chep, che resta proprietarie delle pedane durante l’intera vita operativa, gestendo direttamente l’interscambio.
Il primo tassello, la digitalizzazione, si basa su un sistema di tracciamento tramite sensori inseriti in ogni bancale, che forniscono in tempo reale la posizione e il tempo di sosta. Questo sistema, chiamato Track & Trace, invia un flusso d’informazioni, che Chep condivide con le Forze dell’Ordine in caso di situazioni sospette o di sparizioni. In questo modo, per esempio, a febbraio 2023 i Carabinieri hanno scoperto duecento pallet Chep rubati in un magazzino di Fidenza.
Queste informazioni sono consultate e interpretate da una squadra investigativa interna, coordinata da Matteo Croce, un ex carabiniere ora responsabile per l’Italia della protezione degli assetti di Chep e che fa parte della squadra legale e prevenzione perdite europea. Egli spiega che “grazie all’utilizzo dei dati, incrociati con le nostre analisi di rischio interne e alla collaborazione con le Forze dell’Ordine su tutto il territorio nazionale, nel solo periodo compreso tra settembre e dicembre 2022 abbiamo riscontrato un miglioramento del 42% nella raccolta di beni aziendali sottratti dalla criminalità, rispetto all’anno precedente”.
In questo episodio del podcast K44, Matteo Croce spiega come lavora la sua squadra di protezione e recupero di assetti Chep, quali risultati ottiene e che cosa rischiano i ladri di pallet e chi usa quelli rubati.