Di ufficiale non c’è nulla, ma la testata The Loadstar scrive il 20 ottobre 2020 che la multinazionale tedesca delle spedizioni DB Schenker avrebbe deciso di non usare più le navi della compagnia marittima danese Maersk e avrebbe già spostato una parte rilevante dei volumi su altre compagnie. Il motivo è che dopo avere integrato la società di spedizioni Damco nella sua struttura, Maersk sta diventando più un concorrente che un fornitore di servizi per i grandi spedizionieri globali. Il giornale riporta la dichiarazione di un anonimo portavoce di DB Schenker, secondo cui la società tedesca avrebbe già trasferito il 90 percento dei volumi verso altre bandiere, mentre Maersk non ha commentato la notizia.
Un’altra fonte, sempre anonima, ha riferito a The Loadstar che anche altri spedizionieri potrebbero lasciare Maersk, sempre per lo stesso motivo. È difficile in questo momento affermare se la mossa della società tedesca è isolata, oppure segnala una tendenza, che in futuro potrebbe coinvolgere anche le altre grandi compagnie marittime che si stanno espandendo nell’offerta di servizi logistici. Viene in mente subito la francese Cma Cgm, che controlla Ceva Logistics, anche se in questo caso le due società restano separate (come erano Maersk e Damco prima della fusione), quindi rassicurano maggiormente gli spedizionieri.