L’operatore danese di traghetti Dfds, attivo anche nel Mediterraneo con linee che collegano la Turchia all’Europa attraverso il porto di Trieste, ha acquisito l’olandese HSF Logistics Group, di proprietà di quarta generazione della famiglia Frederiks, estendendo la sua capacità logistica anche nella catena del freddo. Seguendo la sua strategia Win23, con un investimento di 296 milioni di euro, Dfds si consolida in una sola mossa nel trasporto alimentare refrigerato di carni, pesce, frutta e ortaggi, che HSF, uno dei principali gruppi europei nei trasporti a temperatura controllata, ha sviluppato principalmente tra paesi scandinavi, Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna.
Il gruppo, è composto dalle quattro sussidiarie HSF Logistics che operano nei Paesi Bassi, Germania e Gran Bretagna; N&K Spedition e Skive Koletransport in Danimarca con un fatturato che copre quasi il 50% delle entrate dell’intero gruppo ed Eurofresh che opera in Germania, ha 22 sedi e uffici anche in Cina e Marocco.
La decisione è maturata in anni di collaborazione reciproca, giunta ad una transazione finale in esclusiva, dopo alcuni test di prova, che, come dichiarato dal Ceo del gruppo Torben Carlsen, intende essere una operazione di espansione e non di tagli di costi e rimozione di funzioni, forte anche del fatto che il mercato del trasporto refrigerato è molto meno volatile di altri.
HSF è una azienda sana, con 1800 dipendenti, circa 700 camion e 1700 rimorchi frigo tra proprietà e leasing. Nel 2019 ha generato 365 milioni di euro in ricavi e un Ebitda di 43 milioni di euro, e nel 2020, fa sapere Dfds, ha registrato numeri simili, nonostante la pandemia. Dopo il via libera della autorità di regolazione, atteso in circa tre mesi, inizierà il processo di fusione graduale, che quadruplicherà l’attività della catena del freddo di Dfds, con un’espansione di offerta ad un’ampia gamma di produttori, che si rifletterà positivamente sui volumi trasportati via mare.
Una buona prospettiva questa anche per i traffici del porto di Trieste, dove Dfds detiene il 60% del Terminal Samer Seaports del Molo V, e solo pochi mesi fa, in collaborazione con Alpe Adria, Mercitalia Rail, Tx Logistik e Bayernhafen Gmbh ha dato vita alla nuova linea di collegamento ferroviario Trieste-Norimberga, che ha ulteriormente rafforzato il porto giuliano in Germania.
Da questa acquisizione le attività del gruppo riceveranno ulteriore stabilità, ha commentato Carlsen, contrapponendosi ai colpi inferti dalla pandemia ai traffici automobilistici e tessili, che rappresentano l’altra grossa fetta del trasportato del gruppo.
Giovanna Visco