Non esistono i pallet Epal di “seconda classe”. O meglio, c’è chi li vende in Europa con questa denominazione, ma la stessa Epal avverte che sono in realtà contraffazioni, che presentano difetti di qualità e che possono essere fatti con legno di provenienza illegale. Queste pedane sono vendute a prezzi più bassi delle originali tramite invii di email ed è proprio dalle immagini che le corredano che i tecnici di Epal hanno visto i difetti di costruzione, tra cui spiccano fessure nel legno o posizioni errate dei chiodi.
Quindi Epal non ha mai autorizzato la produzione e la vendita di pallet di “seconda classe” e quelli originali devono avere tutte le caratteristiche del Regolamento tecnico e devono essere acquistati solo dai produttori che hanno la licenza Epal. L’organismo ha avvisato della contraffazione anche gli uffici doganali e comunica che in caso di dubbio Bureau Veritas ispezionerà le pedane. “Nell'interesse degli utenti e dei licenziatari, l'Epal non tollererà che nuovi pallet Epal Euro vengano offerti con la denominazione ‘pallet Epal di classe 2’ o di seconda classe”, aggiunge.
Sulla qualità del legno di questi pallet, Epal esprime il dubbio che sia di provenienza illegale, visto il basso costo con cui le pedane sono vendute: “Si tratta di legno raccolto senza l'autorizzazione delle autorità nazionali o di legno importato da questi Paesi in violazione delle sanzioni contro la Russia e la Bielorussia”, spiega l'organismo. “Quando si consegnano pallet e legno dalla Bielorussia, spesso si dichiara falsamente che il legno o i prodotti in legno provengono dal Kazakistan o dal Kirghizistan. Nel caso dei pallet Epal Euro, questo è già sbagliato perché non ci sono licenziatari di Epal in questi Paesi”.