FedEx prosegue la campagna di assunzione del personale delle sue piattaforme di logistica e la Filt Cgil annuncia l’assunzione nell’impianto di Calenzano, alle porte di Firenze, di cento persone che da dipendenti di aziende che lavoravano in appalto diventano diretti. Secondo il sindacato, questa operazione “segna l’inizio di una nuova fase sindacale nella logistica per un cambio di passo che superi la destrutturazione del settore di questi ultimi vent’anni, tra appalti e false cooperative, portando diritti ai lavoratori, legalità e buona occupazione”.
Sul un fronte opposto c’è il sindacato di base SiCobas, che non solo ha avviato un’accesa vertenza contro la chiusura dell’impianto FedEx di Piacenza, con scioperi a scacchiera in tutta Italia, ma contesta anche questa strategia della multinazionale, affermando che ha lo scopo di selezionare i lavoratori, escludendo quelli che aderiscono alla sua sigla. Il 30 giugno, durante uno sciopero nazionale di quattro ore il SiCobas ha sfilato in corteo nelle vie di Roma fin sotto la sede del ministero del Lavoro dove dopo cinque ore di attesa una delegazione è stata ricevuta dalla vice-ministra Elisabetta Cesqui, che ha fissato un incontro con il ministro Emanuele Orlando per il 6 luglio sulla questione FedEx.