Il Governo ha attuato con la Legge di Bilancio 2023 un drastico taglio ai contributi per l’innovazione industriale, conosciuti come Industria 4.0. Un beneficio che ha interessato anche il trasporto delle merci e la logistica, soprattutto nell’introduzione di veicoli ed equipaggiamenti connessi o automatizzati.
Dal 1° gennaio 2023, il credito d’imposta per le spese in beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati è dimezzato, mentre quello per le attività di formazione su tecnologie 4.0 e per i beni strumentali ordinari e immateriali è abolito.
In concreto, il credito di imposta per investimenti in beni materiali 4.0 si è ridotto dal 40% al 20% del costo per la quota d’investimenti fino a 2,5 milioni; dal 20% al 10% per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni; dal 10% al 5% da 10 milioni e fino al limite di costi complessivamente ammissibili di 20 milioni. Per beni immateriali, il credito d’imposta è sceso dal 50% al 20% nel limite di 1 milione di euro.