Il 9 febbraio 2023 Antonio e Costanza Musso hanno illustrato i risultati ottenuti dal Gruppo Grendi nel 2022, che confermano la continua crescita di fatturato e di volumi trasportati in corso negli ultimi sei anni. Il fatturato consolidato ha toccato gli 88 milioni di euro, con un incremento del 25% sull’anno precedente e del 133% rispetto al 2017. L’aumento del patrimonio netto è ancora superiore: oggi è di 27,4 milioni di euro, il triplo di sei anni fa. I due fratelli governano le due società operative del Gruppo, che hanno entrambe conseguito una forte crescita.
Grendi Trasporti Marittimi, che fa capo ad Antonio Musso, nel 2022 ha fatturato 55,700 milioni di euro, il 22% in più dell’anno precedente e il 144% in più rispetto al 2017. “Un risultato ottenuto anche per avere uno hub stabile nel porto di Marina di Carrara”, ha spiegato l’imprenditore. In termini di volumi, le due navi della società hanno trasportato 83.871 teu (+3%) e 50.506 rotabili (+59%) sulle due rotte per Cagliari (con cinque partenze settimanali) e Olbia (con tre partenze settimanali).
A proposito delle navi, Antonio Musso ha annunciato che non userà l’opzione dell’acquisto della Rosa dei Venti dopo i primi cinque anni di noleggio. Durante quest’anno la acquisterà Corsica Ferries, che comunque la noleggerà a Grendi per altri cinque anni. Il noleggio della seconda nave, la Wedellborg, scadrà a giugno 2024. “Quest’anno abbiamo subito un forte aumento dei costi, soprattutto del carburante, che abbiamo comunque affrontato grazie all’incremento dei volumi”.
Grendi Trasporti Marittimi gestisce quattro terminal. Come abbiamo detto, il principale è nel porto toscano di Marina di Carrara, un’area di 45mila metri quadrati da cui partono le linee per la Sardegna. Nel 2022 ha movimentato 83.871 container, 50.506 rotabili e 1.898 cassette, per un totale di 3,1 milioni di tonnellate, ossia il 57% del tonnellaggio che ha fatto capo al porto. “Questo spazio sta diventando stretto”, ammette Antonio Musso, aggiungendo che al momento non ci sono però possibilità di espansione, neppure fuori dal bacino portuale. Un fattore che in futuro potrebbe ostacolare lo sviluppo della società nella città toscana.
A Cagliari operano due terminal, quello ro-ro da 80mila metri quadrati e quello lo-lo da 145mila metri quadrati. Quest’ultimo mostra nel 2022 una crescita del 92%, toccando i 57.670 teu. “Vediamo un interesse crescente da parte delle compagnie marittime a usare questo terminal per il transhipment di container. Ha grandi potenzialità, perché in un raggio di 400 miglia nautiche, ossia con un massimo di 22 ore di navigazione, si possono raggiungere importanti porti dell’Europa meridionale e dell’Africa settentrionale”, precisa Musso.
Il terminal più recente è quello ro-ro di Olbia, che occupa una superficie di 10mila metri quadrati e serve tre collegamenti settimanali: “La sua apertura ci ha permesso di ridurre i costi e l’impatto ambientale per il trasporto in Sardegna delle unità di carico provenienti dal continente, perché serviamo la parte settentrionale dell’isola con minori percorrenze chilometriche su strada”.
Il trasporto terrestre e lo stoccaggio sono serviti dalla società Marco Antonio Grendi, diretta da Costanza Musso, che nel 2022 ha fatturato 34,453 milioni di euro, con un incremento del 16% sull’anno precedente e del 91% sul 2017. Ha tre magazzini di raccolta a Milano Opera, Bologna e Genova e altrettanti propri per la distribuzione a Cagliari, Olbia e Sassari, mentre per il Sud Italia si affida a concessionari. Complessivamente, la società ha trasportato 1.735.205 quintali (+28%) e distribuito 282.741 quintali (-1,2%). Quest’ultimo è l’unico numero in rosso del Gruppo, che Costanza Musso spiega con la saturazione del magazzino di Cagliari. “In compenso, siamo cresciuti molto in Lazio e Campania”, aggiunge.
Il Gruppo Grendi ha sviluppato nel 2022 servizi d’intermodalità ferroviaria da Marina di Carrara, che portano materie prime provenienti dalla Sardegna e dirette al distretto della ceramica di Sassuolo. Li opera con due treni, dedicati ad altrettanti clienti, diretti ai terminal di Dinazzano e Marzaglia. Nei primi sei mesi dell’anno, questi treni hanno svolto 36 viaggi in entrambe le direzioni, trasportando 1.107 container (pieni solo in direzione nord), per un totale di 35mila tonnellate.
Nel 2022 sono aumentati anche i dipendenti del Gruppo, che hanno raggiunto il numero di 157, a fronte degli 85 del 2017. Costanza Musso sottolinea che le donne sono il 18% (quota che sale al 43% considerando solo le posizioni apicali) e le persone con età sotto i quarant’anni sono il 32%. “Collaboriamo molto con le scuole di logistica per attrarre nuove risorse”, aggiunge Costanza Musso, che è anche presidente dell'associazione delle donne dello shipping Wista Italy.
Il 2023 è iniziato per il Gruppo Grendi con una ristrutturazione organizzativa. Tra la capogruppo Grendi Logistica e le società operative è nata Grendi Holding, presieduta da Bruno Musso, che controlla tre società: Marco Antonio Grendi (che a sua volta controlla GE Grendi), Grendi Trasporti Marittimi (che controlla Mito) e Task, che si occupa di servizi tecnici. È stata inserita anche la figura del coordinatore operativo (Coo), coperta da Riccardo Stabellini.
Il 2023 è l’ultimo anno del programma d’investimenti da 22 milioni di euro avviato nel 2019 e prevede una spesa di 4,6 milioni. Questo programma comprende anche il nuovo magazzino adiacente al porto di Cagliari e affiancato a quello già esistente, che sarà completato entro aprile. Offrirà una superficie di 10mila metri quadrati e un’altezza utile di 10 metri. “Quando sarà operativo, prevediamo di specializzare un magazzino per i prodotti alimentari e il secondo per tutte le altre merci”, precisa Antonio Musso.
Quest’anno sarà aumentata la frequenza del trasporto ferroviario tra Marina di Carrara e Sassuolo, con l’obiettivo di trasportare nell’anno 170mila tonnellate di materie prime, che corrispondono a 5.400 viaggi di veicoli industriali. Entro la fine dell’anno, Grendi intende anche completare l’offerta di sale d’attesa per i camionisti in attesa del carico, che comprendono docce, wi-fi e ristoro.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale e sociale, il Gruppo Grendi ha chiesto la certificazione B Corp, per la quale ha già ottenuto un punteggio di 82,4 punti (ne servono almeno 80 per certificarsi). In Italia sono certificate 200 aziende e solo due di logistica. La società sta collaborando anche con associazioni su disabilità e ambiente nei territori dove opera. Per la transizione energetica, Grendi ha già messo su strada dieci veicoli commerciali elettrici che svolgono la distribuzione in Sardegna e montato sui tetti dei magazzini di Cagliari, Milano e Bologna impianti fotovoltaici che producono complessivamente 2,9 mW.