Per l'interporto di Padova è tempo di allargarsi, dopo aver raggiunto un tasso di occupazione dei locali pari al 99,8%. Come e quanto sarà sviluppata la struttura lo rivela Sergio Giordani, presidente della società Interporto Padova Spa che gestisce il complesso retroportuale: "Essendo occupata praticamente la quasi totalità delle strutture logistiche e circa l'80% delle celle frigorifere, la logica impone di aumentare le superfici operative per crescere ed è quello che faremo a breve anche se adotteremo un approccio molto cauto. Oggi, infatti, il prezzo dei terreni è molto elevato e procediamo con la realizzazione di nuovi ampliamenti solo di fronte a un impegno preciso e di lungo termine dell'impresa interessata alla locazione".
È il caso di un importante gruppo siderurgico il cui nome rimane riservato, ma che si insedierà in una nuova area dell'interporto. Giordani rivela infatti l'imminente realizzazione "di un nuovo immobile per la logistica che sarà composto da un fabbricato di 2000 mq di superficie a cui si aggiungono altri 400 mq di uffici. L'investimento sarà di 1,7 milioni di euro e il valore del terreno è di circa un milione".
Altro investimento importante per Interporto Padova (che ha recentemente approvato un aumento di capitale fino a 6 milioni di euro) sarà l'acquisto di gru a portale da installare sul piazzale del terminal ferroviario per raddoppiare la produttività delle operazioni di movimentazione delle merci. Il presidente Giordani prosegue spiegando infatti che "l'interporto nel 2014 ha movimentato circa 269.918 teu oltre a 5.500 treni e quest'anno i numeri fanno segnare un ulteriore lieve progresso nell'ordine del 3%.
I margini di guadagno da questa attività di terminal intermodale (che si affianca a quella di operatore logistico e di sviluppatore immobiliare) sono però bassi e con l'acquisto di nuove gru per il piazzale puntiamo a incrementare notevolmente (praticamente a triplicare) la produttività operativa". La bontà del progetto ha convinto Bruxelles a concedere un co-finanziamento di 3,4 milioni di euro (su 16,4 complessivi) nell'ambito dell'ultimo bando Connecting Europe Facility per cui la società potrà ora procedere a bandire la gara per la fornitura delle nuove macchine elettriche.
Quando all'ultima assemblea di Assoporti il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha criticato il numero eccessivo di interporti esistenti in Italia, sottolineando che "dei 24 che esistono ne funzionano solo quattro e da questi parte il 90% della merce", si riferiva certamente all'esperienza positiva di Padova. Giordani a proposito di questo ricorda infatti che "il 75% dell'intermodalità in Italia passa dalle strutture di Padova, Verona e Bologna" e coglie l'occasione per mandare un paio di richieste a Roma. "In primis spero che venga approvata non solo la riforma dei porti ma anche quella degli interporti, rimasta anch'essa ferma da tempo in Parlamento".
Il presidente di Interporto Padova poi attacca l'Imu, una zavorra sui conti dell'interporto: "Nel 2014 abbiamo chiuso con un risultato ante-imposte positivo per 3,2 milioni di euro e circa 1,6 milioni di euro se ne sono andati in Imu per magazzini e capannoni. Senza esagerare arriviamo a pagare complessivamente il 91% di tasse sul risultato generato e per questo chiediamo che l'Imposta Municipale Unica con la prossima finanziaria diventi quantomeno deducibile fiscalmente".
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!