La valutazione prende in considerazione ventinove parametri connessi al trasporto di persone e merci, divisi in quattro categorie: mercato interno (indicatori sull'apertura del mercato ferroviario, cause pendenti riguardanti violazioni del diritto dell'UE e tasso di recepimento delle direttive UE in materia di trasporti nella legislazione nazionale); investimenti e infrastrutture (qualità delle infrastrutture per i diversi modi di trasporto e tassi di completamento della rete trans-europea dei trasporti Ten-T); unione energetica e innovazione (quota di fonti di energia rinnovabile nel consumo di carburante per il trasporto, autovetture nuove che utilizzano carburanti alternativi e tempo impiegato dai conducenti negli ingorghi stradali), persone (sicurezza ferroviaria e stradale, donne impiegate nel settore dei trasporti e soddisfazione dei consumatori rispetto ai diversi modi di trasporto).
I dati provengono da diverse fonti pubbliche, come Eurostat, l'Agenzia europea dell'ambiente e il Forum economico mondiale. Rispetto alla prima edizione dell'anno scorso sono stati perfezionati gli indicatori e i Paesi hanno migliorato le prestazioni. Quest'anno, la classifica vede al primo posto i Paesi Bassi, che ottengono punteggi elevati in ben sedici categorie, seguiti da Svezia, Finlandia, Regno Unito e Danimarca.
Per trovare l'Italia nella tabella, bisogna scendere molto, fino al quart'ultimo posto. Il nostro Paese ottiene un buon risultato nell'uso di gas naturale negli autoveicoli, ma viene penalizzato nel captolo sul mercato interno, a causa delle eccessive casue pendenti per infrazioni alla normativa comunitaria. Molte di queste riguardano il trasporto aereo, marittimo e ferroviario. Siamo sotto la media anche per il trasporto marittimo delle merci, che mostra un tempo nell'import-exporto superiore a 18 giorni, il più elevato in tutta l'Unione. Per la qualità delle infrastrutture siamo sotto la media in tutte le modalità di trasporto. Nel lavoro femminile, l'Italia è due punti sotto la media europea.
"Il quadro di valutazione 2015 dimostra la dinamicità del settore europeo dei trasporti", commenta Violeta Bulc, Commissario europei ai Trasporti. "Mi compiaccio di constatare che sono stati compiuti notevoli progressi rispetto allo scorso anno, ad esempio per quanto riguarda la qualità delle infrastrutture e l'apertura dei mercati del trasporto ferroviario di merci. Dal quadro di valutazione emergono anche gli interventi ancora necessari per creare posti di lavoro nel settore dei trasporti o per migliorare la sua sostenibilità".
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