L'associazione CST (Cargo Sous Terrain - Cargo Sotto Terra) nel gennaio 2016 ha presentato a Zurigo lo studio di fattibilità per un innovativo sistema di trasporto delle merci. Si tratta di una rete logistica automatizzata composta da gallerie che collegano i siti produttivi periferici con i punti vendita del centro città. All'interno dei tunnel viaggiano dei vagoni elettrici che, 24 ore su 24, hanno il compito di trasportare la merce dagli hub produttivi ai centri di smistamento urbani.
I veicoli possono caricare pallet di varie dimensioni e generi diversi di prodotti, compresi i cibi freschi, e viaggiano in gallerie a tre corsie ad una velocità di 30 km/h. Inoltre, il soffitto dei tunnel è dotato di un trasportatore a tre vie che consente la consegna di piccoli colli, ad una velocità di 60 km/h. L'accesso alla metropolitana commerciale avviene tramite speciali piattaforme, che con montacarichi verticali caricano e scaricano i singoli vagoni, riportando la merce in superficie e – se richiesto – consegnandola ad un indirizzo specifico con automezzi eco-sostenibili.
La Svizzera negli ultimi anni ha vissuto un continuo sviluppo economico e la mobilità è un fattore importante, soprattutto in una area dove la realizzazione di infrastrutture è resa difficile dalla particolare conformazione geografica. Secondo le stime degli organi federali, il territorio elvetico nei prossimi decenni, avrà un incremento del trasporto merci del 45% e le vie di comunicazione attuali non consentono di assorbire questo tasso di crescita. Quindi, è necessario trovare nuove soluzioni per rifornire le città.
Il progetto dell'associazione CST può essere la futura e moderna soluzione. Il trasporto sotterraneo consente di decongestionare il traffico stradale e ferroviario, limitare gli impatti negativi sull'ambiente e migliorare la qualità della vita, riducendo le emissione di CO2 e l'inquinamento acustico. Dopo la presentazione dello studio di fattibilità, CST ha iniziato la ricerca di solidi investitori con l'obiettivo di mettere in funzione la prima tratta di 70 chilometri (Harkingen-Nierderbipp-Zurigo) entro il 2030.
Davide Debernardi
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