Per affrontare questa domanda in forte crescita, non solo in termini di quantità ma anche di qualità del servizio, gli operatori devono sviluppare una nuova generazione di filiera logistica, si legge nella ricerca The Smarter Cold Chain promossa da DHL e presentata alla quindicesima edizione della conferenza Global Annual Life Sciences & Healthcare, che si è svolta ad Amburgo dal 15 al 17 giugno 2015.
Questa situazione nasce da due fenomeni: lo sviluppo del settore life sciences e la globalizzazione della produzione e del commercio. "Bisogna stringere i legami tra produzione e logistica", ha spiegato Frank Appel, Ceo del Gruppo Deutsche Post DHL. La domanda di prodotti farmaceutici sta crescendo soprattutto nei mercati emergenti, provocando una nuova sfida alle multinazionali della logistica. Il World Economic Forum stima che il valore della domanda di sanità raggiungerà nel 2020 i 1300 miliardi di dollari, e un terzo di tale somma sarà spesa proprio nei Paesi emergenti.
La maggiore crescita si registrerà nei farmaci speciali e nei prodotti biologici, la cui spesa nei soli Stati Uniti quadruplicherà in cinque anni, raggiungendo i 401,7 miliardi di dollari, secondo PricewaterhouseCoopers. Sono questi i prodotti che richiedono maggiore cura e specializzazione nell'intera catena logistica e la distribuzione in questo segmento alimenterà la crescita della logistica a temperatura controllata, che nel 2020 dovrebbe raggiungere il valore di 13,4 miliardi di dollari. "Per affrontare questa sfida, bisogna assicurare un'elevata qualità nel controllo della temperatura e accorciare la supply chain", aggiunge Angelos Orfanos, presidente della divisione Life Sciences & Healthcare di DHL Customer Solutions & Innovation.
Gli autori della ricerca The Smarter Cold Chain consigliano una maggiore collaborazione tra produttori di farmaci e operatori della logistica. "L'integrità dei prodotti farmaceutici richiede strutture logistiche progettate per quest'attività, dove operino persone adeguatamente formato", precisano. "Spostare questi prodotti tra frontiere, specialmente nei Paesi emergenti, è un'attività che solo poche aziende possono svolgere". I ricercatori riassumono l'attuale tendenza in quattro punti: un network molto specializzato, che muova il prodotto velocemente e senza danni; processi globali, con procedure che riducono i rischi; imballaggi specifici, tecnologia e una perfetta movimentazione; strategia dei costi completa.
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