L'indagine dei Finanziari ha rilevato ventisette posizioni irregolari in un'impresa individuale che opera nel porto di Livorno. Il comunicato della Finanza non riporta il nome della società, ma da alcuni particolari pare che operi nel settore automotive. Esaminando i turni programmati dall'azienda con le dichiarazioni degli stessi lavoratori, i Finanzieri hanno individuato dieci casi di lavoro nero e diciassette casi di superamento dell'orario di lavoro. I primi accettavano la mancanza di un contratto sperando in una futura assunzione ed erano impiegati solo all'interno del piazzale per apporre sui veicoli codici a basse sulla provenienza e destinazione dell'unità. I loro turni di lavoro erano comunicati il giorno prima tramite un'applicazione per smartphone. I lavoratori che svolgevano straordinari non retribuiti dovevano invece spostare i veicoli dalla nave ai piazzali o tra diversi piazzali. Dei 27 lavoratori in posizione irregolare, solo tre sono stranieri, gli altri sono italiani, tra cui ventidue livornesi. Dopo l'inchiesta, la Finanza ha comminato al titolare dell'azienda una sanzione di 22.300 euro.
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