Come cambierà il trasporto internazionale delle merci dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 e le conseguenti contromisure antiterrorismo prese dalla Francia (istituzione dello Stato d'emergenza per tre mesi) e dall'Unione Europea (più facilità nel sospendere il Trattato di Schenghen)? La questione resterà all'ordine del giorno per diverso tempo e una prima risposta viene da Eric Cabaillé, vice-presidente del consorzio di autotrasportatori Astre, che raccoglie 160 imprese (e che ha una diramazione anche in Italia).
Cabaillé ne parla in un'intervista rilasciata il 19 novembre al quotidiano francese Les Echos, prevedendo difficoltà nel trasporto transfrontaliero di breve raggio, ossia quello che alimenta gli stabilimenti, dove la puntualità nella consegna è un fattore determinante per la produzione. Poi, il vice-presidente di Astre spiega che le prime conseguenze sono già apparse: per esempio, lungo la frontiera tra Francia e Spagna, dove nel giro di una notte i tempi di attesa dei camion sono aumentati da dieci minuti a oltre un'ora.
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