Tra le categorie protagoniste del Primo Maggio 2021 ci sono i ciclo-fattorini, che negli ultimi mesi stanno lottando per migliorare le retribuzioni e le condizioni di lavoro. Tra i rider più impegnati c’era Antonio Prisco, portavoce del sindacato Cgil Nidil di Napoli e conosciuto a livello nazionale per il suo importante contributo alle rivendicazioni di questa categoria. E proprio il primo maggio è giunta la notizia della sua morte, all’età di soli 37 anni. Prisco è stato trovato morto il 30 aprile 2021 nella sua abitazione. Lo ha ricordato il segretario della Filt Cgil, Maurizio Landini, nel comizio del primo maggio a Terni, che ha definito “decisivo” il suo contributo.
Prisco aveva raccontato la vita e le battaglie dei rider in questo episodio del videocast K44 Risponde.
“Con il suo lavoro e la sua passione, Antonio ha contribuito in maniera importante a svelare lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici governati da un freddo algoritmo; così tanto in contrasto con il calore umano con cui Antonio ha sostenuto la sua e la nostra battaglia tesa a rivendicare dignità e libertà”, scrive in una nota la Cgil Nidil. La rete Riders Union Bologna ha dichiarato che “ci mancherà il nostro compagno Antonio, la sua teatralità roboante, il suo essere sindacalista degli ultimi dal popolo per il popolo, il suo spararla sempre grossa, il suo ghigno malandrino”, aggiungendo: “Sentiremo la mancanza della tua pungente ironia, a volte surreale. Gli scherzi e i momenti esilaranti di quando ci lasciavamo alle spalle pensieri e preoccupazioni su un futuro ancora tutto da conquistare, per ritrovarci simili e complici, molto più vicini di quanto le apparenti differenze potessero marcare. Ti salutiamo con la promessa che ogni piccola grande vittoria, ogni singolo passo in avanti che faremo come Rider X I Diritti e movimento di base dei lavoratori, sarà anche in nome tuo e ad onorare il tuo impegno e la tua memoria”.