Nei giorni scorsi, i sindacati Filt Cgil e Usae hanno chiesto ai vertici della Sgt, che è in concordato liquidatorio, di valutare la possibilità della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti del corriere lombardo prima di avviare il procedimento di licenziamento collettivo. Le parti si sono incontrate il 15 aprile per verificare tale ipotesi e l'azienda ha comunicato di avere chiesto formalmente al ministero del Lavoro questa misura, basandosi sul Decreto Genova e lo stesso hanno fatto le sigle sindacali. Però il ministero non ha risposto, quindi la Sgt ha comunicato di procedere al licenziamento collettivo di tutti i suoi dipendenti.
Ma la crisi del corriere non colpisce solo i suoi dipendenti, ma anche i fornitori di movimentazione e autotrasporto, che oltre ad avere perso lavoro vantano pagamenti arretrati. Una questione che ora è nelle mani del commissario nominato dal Tribunale di Milano. Inoltre, centinaia di pacchi giacciono negli hub e nelle filiali del corriere da quando Sgt ha interrotto il servizio. Su questo fronte, mittenti e destinatari hanno aperto due gruppi su Facebook per scambiarsi informazioni e proposte d'intervento: uno si chiama "Fallimento a spese nostre? No grazie" e l'altro "Sgt ricerca pacchi 03/2019". Dai post più recenti pare che sia iniziata la consegna in alcune filiali, anche se non è chiaro che cosa succederà con il licenziamento collettivo.
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