Produzione ancora ferma, ma magazzini operativi per svolgere le consegne delle merci già pronte e per ricevere quelle in arrivo. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha accolto la richiesta presentata i giorni scorsi da diverse associazioni del trasporto e della logistica di riaprire gli impianti di stoccaggio di tutte le aziende produttive, anche quelle che sono ferme perché non producono beni ritenuti essenziali. La riapertura dei magazzini rientra tra i provvedimenti del Decreto del Presidente del Consiglio del 10 aprile 2020, che rinnova le misure d’isolamento sociale fino al 3 maggio ma nello stesso tempo conferma ed estende le eccezioni.
Dal 14 aprile, i magazzini potranno spedire e accogliere le merci acquistate o prodotte entro il 22 marzo, ossia il giorno della chiusura nazionale. Senza questo provvedimento, migliaia di container in viaggio non avrebbero avuto nei prossimi giorni un punto di scarico, col rischio d’intasare i porti o gli interporti interni. Inoltre, l’approvvigionamento delle scorte permetterà una ripresa produttiva più veloce quando terminerà il fermo.
Dopo la diffusione del testo del Decreto, il presidente di Confetra, Guido Nicolini, ha ringraziato la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, cui riconosce di “aver saputo e voluto ascoltare le indicazioni provenienti dagli operatori logistici e dal campo”. Nicolini aggiunge che resta un altra questione da affrontare nei prossimi provvedimenti, che è la necessità di aumentare le tutele operative per i corrieri espressi.