Nel 2016, la Fratelli Elia terziarizzò le attività di movimentazione nel terminal automotive di Livorno e da allora, secondo quando denuncia la Filt Cgil, l'appalto è passato tra le mani di tre diverse società, l'ultima delle quali è la S.in.co. In questi passaggi, sempre secondo il sindacato, i lavoratori avrebbero subito un progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro e ora temono anche la chiusura dell'impianto. Così, dopo una riunione svolta l'11 dicembre hanno avviato la mobilitazione, iniziata con uno sciopero il giorno successivo: "Non abbiamo più tempo, vogliamo garanzie di salario e per il futuro", dichiarano i lavoratori, che chiedono anche l'applicazione del contratto nazionale di lavoro. Alle sei di mattina di ieri si è formato un presidio davanti ai cancelli dell'impianto. In una nota, la Filt Cgil afferma che "serve un sensibile cambio di rotta: la logica delle gare al massimo ribasso ha prodotto distorsioni e ingiustizie inaccettabili".
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