Dopo una fase di mobilitazioni in diverse piattaforme logistiche per chiedere la consegna solamente dei prodotti essenziali e misure di protezione per facchini e autisti, i sindacati di base SiCobas e AdlCobas hanno proclamato due giorni di sciopero nazionale, compreso l’intero comparto della logistica e del trasporto merci, per giovedì 30 aprile e venerdì 1° maggio 2020. I sindacati chiedono che l’attività sia ristretta solamente alle merci essenziali, che i lavoratori siano protetti contro il contagio e l’erogazione immediata degli ammortizzatori sociali per chi non lavora.
In una nota diffusa sui social network, SiCobas e AdlCobas affermano che “movimentiamo e consegniamo merce essenziale e non, mettendo a rischio le nostre vite e quelle dei nostri familiari, ma nonostante tutto ancora non si è trovato un accordo che garantisca il pagamento della cassa integrazione facendo in modo che migliaia di lavoratori si ritrovino senza stipendio”.
La nota prosegue affermando che “sappiamo che in questa situazione di emergenza cercheranno, dai mass-media fino agli organi statali, di colpevolizzarci per aver violato le norme della quarantena che impediscono qualsiasi forma di sciopero, ma come sempre abbiamo fatto andremo avanti con le nostre modalità di lotta e seguendo le misure di prevenzione e di sicurezza emanati dal Governo, nello stesso modo in cui le seguiamo all’interno del posto di lavoro quando andiamo a produrre per il capitale”.