Il 29 ottobre 2019 le sigle confederali Filt Filcams, Flai Cgil, Fisascat, Fai Cisl e Uiltrasporti hanno annunciato l'avvio dello stato di agitazione all'Italpizza a causa delle rottura della trattativa sull'accodo quadro del 17 luglio 2019 relativa al cambio di appalto per la gestione della logistica nell'impianto di Modena. La rottura è avvenuta dopo dodici ore di trattative e il 30 ottobre i lavoratori hanno attuato uno sciopero con assemblea di un'ora. Secondo fonti sindacali, Italpizza avrebbe attuato un doppio cambio di appalto programmato per il 31 ottobre e poi rinviato al 30 novembre 2019: "Nei piani di Italpizza le attività in appalto ora gestite dalla cooperativa Cofamo (circa 250 lavoratori addetti alla logistica interna) e un'altra piccola parte di attività gestite dalla cooperativa Evologica (circa 40 lavoratori addetti alle pulizie e al disimballaggio delle materie prime) andrebbero conferite a una terza società di nuova costituzione, Aviva spa". I soci lavoratori della Cofamo temono di non ottenere in tempi certi le spettanze di fine rapporto e il passaggio dal contratto Pulizie a quello Logistica per gli addetti alla movimentazione e alle attività ausiliarie. Italpizza è già al centro di una dura vertenza con il sindacato di base SiCobas, che nelle scorse settimane ha causato picchetti prolungati e cariche della Polizia per scioglierli. A causa di queste proteste, otto attivisti del sindacato di base hanno ricevuto il foglio di via da Modena.
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