Secondo un articolo pubblicato l'8 ottobre 2018 dall'agenzia Reuters, Spediporto sta considerando di chiedere un risarcimento dei danno sia alla società Autostrade, sia al ministero dei Trasporti, ritenendoli responsabili del crollo del ponte Morandi e dei conseguenti disagi e maggiori costi per il trasporto. Gli spedizionieri vogliono un risarcimento per i percorsi più lunghi che devono fare i veicoli industriali per raggiungere il porto o le destinazioni interne finali. Ciò aumenta i tempi di viaggio e spinge quindi i clienti a scegliere altri porti. Il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, ha dichiarato a Reuters di avere già preso contatto con i propri legali per valutare un'azione legale collettiva: "Prenderemo una decisione nei prossimi mesi, quando avremo più dati sull'impatto economico del disastro".
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