La mattina del 17 maggio 2022, la Guardia di Finanza e i Carabinieri di Milano hanno eseguito il provvedimento di amministrazione giudiziaria per due importanti società della logistica, la filiale italiana di DB Schenker e l’Aldieri Spa. Il provvedimento nasce da una richiesta dei pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia Silvia Bonardi e Paolo Storari presentata dopo alcuni accertamenti svolti dalla Finanza e dai Carabinieri. Il controllo giudiziario è basato sull’articolo 34 del Codice antimafia. Durante l’indagine, iniziata nell’aprile 2020 durante l’emergenza pandemica, sono emersi “rapporti tra i dirigenti delle società interessate dai provvedimenti giudiziari odierni e un’azienda, già colpita da provvedimento di misura interdittiva antimafia, riconducibile ad un soggetto condannato definitivamente per associazione mafiosa di matrice ‘ndranghetista e contiguo ad una cosca operante nel vibonese”, come spiega una nota della Finanza.
Più in dettaglio, usando le indagini svolte dal Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Como e quelle economico finanziarie effettuate dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, la Sezione Autonoma delle Misure di Prevenzione “ha rilevato che alcuni dirigenti, muniti di potere decisionale, delle società proposte per l’amministrazione giudiziaria avrebbero agevolato, in maniera quantomeno colposa o negligente, l’attività del soggetto condannato per associazione mafiosa e dell’azienda a lui riconducibile”. La mattina del 17 maggio l’operazione era ancora in corso con perquisizioni locali e domiciliari svolte nelle provincie di Milano e Como.
Il Corriere della Sera riferisce maggiori dettagli sul caso, scrivendo che DB Schenker avrebbe affidato subappalti per due milioni di euro in cinque anni a una società di autotrasporto che farebbe capo alla moglie di Nicola Bevilacqua, condannato in via definitiva per associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di un processo alla cosca Mancuso, egemone a Vibo Valentia. In seguito l’uomo è stato indagato a Milano per intestazione fittizia di beni. Il Corriere aggiunge che l’inchiesta sarebbe iniziata dalla scoperta in un camion dell’azienda riferita a Bevilacqua, nel porto di Dover, di 30 chilogrammi di cocaina nascosta in una spedizione commissionata da DB Schenker. Oggi gli inquirenti non hanno però individuato che ha nascosto la droga sul veicolo.
Nessun dirigente di DB Schenker e neppure le stessa azienda sono indagati e l’amministrazione giudiziaria non è una misura repressiva, ma serve per “bonificare” la società da eventuali infiltrazioni della criminalità. I magistrati hanno deciso il provvedimento ritenendo la società “permeabile a ingerenze esterne”, nonostante le procedure interne della multinazionale. Inoltre, gli inquirenti hanno rilevato che i vertici italiani di DB Schenker hanno intrattenuto rapporti diretti con Bevilacqua, pur risultando formalmente estranea alla società intestata a un’altra persona.