Ceva Logistics Italia ha attuato una “consistente bonifica aziendale” nella sua Divisione Contract Logistics, che gestisce i servizi di logistica in conto terzi. Lo ha riconosciuto a febbraio 2020 la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, accogliendo la richiesta sia della difesa, sia del Pubblico ministero di una revoca anticipata dell’amministrazione giudiziaria, che originariamente doveva terminare il 13 maggio. I giudici riconoscono che la multinazionale ha rispettato in modo veloce le prescrizioni per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori nei magazzini, che è stato il fenomeno che ha avviato l’indagine della Procura di Pavia nei confronti del consorzio Premium Net, che lavorava nella piattaforma logistica Ceva di Stradella. Oggi, aggiungono i giudici, la società si presenta sul mercato con un nuovo modello di gestione orientato a trasparenza e legalità.
Il commissariamento della Divisione Contract Logistics di Ceva Logistics Italia è stato imposto dal Tribunale di Milano nel maggio 2019 dopo un’indagine avviata dalla Guardia di Finanza nell’aprile 2017 sul Consorzio Premium Net. Il consorzio aveva in appalto la gestione della piattaforma Ceva di Stradella e dalle testimonianze di alcuni dipendenti i Finanzieri hanno rilevato forme di sfruttamento e caporalato tra i facchini. Quindi è stato denunciato il responsabile del consorzio e nello stesso tempo i magistrati hanno imposto il commissariamento della Divisione Contract Logistics di Ceva Logistics Italia, anche sopo lo scioglimento del contratto col consorzio. L’opera di bonifica è stata proseguita anche dall’amministratore giudiziario, che ha segnalato in Procura notizie di reato per omesso versamento dell’Iva da parte di alcune società.