Il Porto Canale di Cagliari mostra segnali contrastanti. Da un lato il Gruppo Grendi cresce e investe, dall’altro la società terminalista del Qatar QTerminals annuncia d’interrompere le trattative per sviluppare un terminal di transhipment container.
Grendi opera nello scalo sardo tramite Mediterranean Intermodal Terminal Operator dalla seconda metà del 2021 con 620 metri di banchina e 60mila metri quadrati di piazzale. Nel primo semestre del 2022 la società ha movimentato 29.300 teu, fatturando quasi due milioni di euro.
Per il futuro, Grendi ha presentato un progetto d’insediamento nella Zona Economica Speciale. Per avviarlo, la società ha acquisito dal Consorzio Industriale di Cagliari (Cacip) 34mila metri quadrati di terreno nel Porto Canale, sul quale sta costruendo una piattaforma logistica di 10mia metri quadrati. Questo impianto raddoppierà la capacità di stoccaggio in Sardegna.
Se Grendi cresce, QTerminals lascia. Lo ha annunciato l’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sardegna, comunicando che la società terminalista del Qatar ha deciso di non proseguire nel progetto di un terminal di transhipment container nel Porto Canale, dopo quasi due anni di trattative. Il presidente dell'Asp, Massimo Deiana, ha aggiunto che intende “riaprire la partita, proseguendo i colloqui con altri operatori che nell’ultimo periodo hanno manifestato il loro interesse”.