Questa mattina è avvenuto un incidente mortale sulla banchina 23 della nuova darsena del porto di Ancona, quella adibita all'attracco delle portacontainer. Intorno alle sei, una nave cellulare di un armatore genovese e con bandiera portoghese stava attraccando quando una delle cime che era già stata fissata a una bitta si è spezzata, spazzando con violenza la banchina e colpendo in pieno un portuale di 33 anni padre di due figli, che è morto subito dopo avere ricevuto il colpo sul collo. L'uomo non era impegnato direttamente alle operazioni d'ormeggio, ma stava attuando verifiche al carico e scarico. I militi della Capitaneria stanno indagando sulle responsabilità di questo incidente e la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La vittima sarebbe un dipendente di un'agenzia marittimi di Ancona.
Questa mattina, il presidente dell'Asp del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, ha dichiarato: "Siamo attoniti che possano accadere fatti del genere, convinti che la sicurezza sul posto di lavoro non si possa barattare con niente. Quando succedono cose simili, è una sconfitta per tutti. Il miglior piano di sviluppo per il lavoro e l'economia è quello che mette la sicurezza al centro di ogni strategia". Giampieri ha anche annunciato che la sicurezza rientrerà nell'ordine del giorno della riunione programmata con i sindacati per l'11 giugno.
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