Il 12 luglio 2022 si è svolta a Roma l’assemblea generale di Assarmatori, aperta dal discorso del presidente Stefano Messina davanti al ministro del Mims (ex Trasporti) Enrico Giovannini, cui ha posto alcune richieste per affrontare l’attuale difficile fase. Messina ha esordito dicendo che “siamo alle prese con un momento storico difficile, sfidante e al contempo anche ricco di opportunità. Il nostro settore fa i conti con due anni di pandemia e poi con le crescenti tensioni geopolitiche, a partire dal conflitto russo-ucraino, che hanno fatto deflagrare l’inflazione e causato cambiamenti radicali dello scenario mondiale. In tutto questo l’armamento fronteggia vecchie e nuove problematiche. Aprire una crisi di Governo in questo momento sarebbe irresponsabile”.
Messina ha espresso il “bisogno di essere liberati da regole dettate ottanta anni fa. Vogliamo competere ad armi pari con gli armatori, anche di Paesi membri della UE, che battono bandiere di Stati che hanno reso efficiente il sistema del trasporto marittimo senza alcuna diminuzione di standard di sicurezza o di lavoro”.
In particolare, “le nostre imprese attendono il completamento del processo legislativo necessario per adeguarsi a quanto chiesto dalla Commissione europea ormai due anni e mezzo fa, cioè di estendere i benefici del Registro Internazionale, strumento che ha garantito crescita e occupazione, anche nel caso in cui le imprese italiane operassero con navi registrate nei Paesi della Unione europea”. Messina ha anche offerto la disponibilità degli armatori italiani a investire in navi per il trasporto di gas naturale liquefatto.