Critiche all'Unione Europea sulla politica marittima e richiesta di una via italiana per la Belt and Road. Il presidente di Assarmatori strizza l'occhio ai sovranisti nel suo intervento all'assemblea dell'associazione, che si è svolta a Roma il 16 luglio 2019. Riguardo alle politica comunitaria, Messina afferma che la Commissione uscente non si è occupata, salvo rarissime occasioni, della politica del mare, causando "distorsioni di trattamento a favore dei Paesi del Nord Europa". Per sostenere questa tesi, il presidente di Assarmatori spiega che "l'Unione Europea eroga finanziamenti predominanti alle compagnie che collegano porti del Mar del Nord e del Baltico con la motivazione che uniscono, anche con distanze minime, porti di diversi Paesi comunitari, ma non riconosce analogo trattamento all'Italia, né per i collegamenti marittimi nazionali lungo una penisola che è commercialmente ben più strategica, né su quelli con Paesi mediterranei extra UE, nei confronti dei quali sarebbe oggi più che mai indispensabile una politica di coesione". L'associazione chiede quindi un "cambio di rotta" alla nuova Commissione, anzi rilancia chiedendo un italiano come Commissario ai Trasporti.
Messina ha anche parlato della Belt and Road che "rappresenta un'opportunità unica per spostare verso sud l'asse degli scambi in Europa, rilanciando i porti italiani". In tale contesto, bisogna imporre una "via italiana" che, in concreto significa dragare i porti e connetterli alla rete ferroviaria. "La Cina è un'opportunità, ma vorrei ricordare ai nostri amici cinesi che qui in Europa vigono le regole dell'economia di mercato. Sia il Governo nazionale che le Istituzioni europee esercitino dunque le loro prerogative per proteggere gli operatori già attivi in questo mercato da quelle iniziative che non rispettano le regole che ben conosciamo, a partire da quelle che vietano gli aiuti di Stato ovvero pregiudicano gli interessi del Paese nell'esercizio delle proprie infrastrutture strategiche".
Messina candida Assarmatori come promotore di un Tavolo permanente politica-industria-shipping che indichi le regole del gioco nel quadrante dei trasporti e delle infrastrutture: "Da quel Tavolo, in tempi strettissimi, dovranno uscire indicazioni di priorità sulle infrastrutture funzionali, sui tempi della loro realizzazione, ma anche sulle politiche commerciali e fiscali che l'Italia intende adottare", conclude il presidente degli armatori.
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