Il 3 luglio 2023 l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha firmato il Decreto di aggiudicazione dei lavori per costruire il nuovo terminal ro-ro di Cagliari, che sorgerà nella parte occidentale del Porto Canale. Ha affidato i lavori al raggruppamento di imprese costituito da Rcm Costruzioni, Fincosit, Società Italiana Dragaggi e Impresa Pellegrini, per un importo di circa 287 milioni di euro, di cui 99,35 milioni finanziati dai Fondi complementari al Pnrr.
Il nuovo terminal dovrà accogliere le navi ro-ro che oggi approdano nel porto storico. Comprenderà sei ormeggi, un bacino di manovra profondo undici metri e cinque piazzali con circa 2.500 stalli per la sosta dei semirimorchi, di cui 52 dedicati alle merci pericolose. Tutte le banchine avranno un impianto di erogazione di elettricità per le navi ormeggiate. Accanto alla nuova stazione marittima sorgeranno due edifici per il controllo delle merci.
L’Autorità portuale spiega in una nota che “in linea con gli interventi di infrastrutturazione del terminal rinfuse, anche per quello ro-ro è prevista una consistente azione di mitigazione dell’impatto ambientale con la posa di filari alberati a schermatura dei piazzali, il reimpianto di un consistente numero di esemplari delle essenze autoctone già presenti nell’avamporto (limonium, tamerici, lentischi ed olivastri) e una dotazione nelle aree di sosta delle autovetture di pensiline con pannelli fotovoltaici e dodici stazioni di ricarica per auto elettriche”.
Il presidente dell’Autorità, Massimo Deiana, ha dichiarato che “entriamo ufficialmente nella fase operativa del più grande appalto, sia per valore economico che per impegno della struttura, finora bandito dall’Asp. Un risultato storico che, grazie al lavoro certosino e costante della struttura, è stato raggiunto in tempi rapidissimi, e consentirà all’ente il pieno rispetto delle tempistiche di spesa dei fondi complementari al Pnrr. I lavori, che partiranno nel mese di febbraio 2024, una volta completata la progettazione esecutiva a carico dell’appaltatore, proseguiranno divisi in vari passi per i prossimi cinque anni. Il primo obiettivo, invece, relativo alla spesa dei fondi complementari al Pnrr, si dovrà concludere entro il dicembre 2026”.