Per la precisione, i quattro porti del network – ossia Trieste, Rijeka, Venezia e Koper – hanno movimentato lo scorso anno 1.835.960 teu, contro i 1.674.975 teu del 2013 e i 1.284.750 teu del 2010, anno di fondazione dell'associazione. Lo scalo che registra il maggior traffico è lo sloveno Koper, con 673.885 teu (e un incremento annuale del 12%), mentre quello che aumenta di più in termini percentuali è il croato Rijeka (+17%), che nel 2014 ha toccato i 200mila teu. I due porti italiani sono testa a testa, con un vantaggio di Trieste (506mila teu e un aumento del 10,3%) rispetto a Venezia (456.068 teu, con incremento del 2,1%).
Il 2015 porta anche una rotazione al vertice del Napa, dove l'Autorità Portuale di Trieste sostituisce quella di Koper. Durante l'assemblea generale, che si è svolta il 13 gennaio 2015, i quattro porti hanno confermato l'interesse nel sostenere i comuni interessi, con lo scopo di realizzare un piano di sviluppo strategico internazionale. Il prossimo febbraio, il Napa parteciperà al programma di lavoro pluriennale Ten-T, puntando su tre aree di sviluppo: sviluppo della ferrovia, utilizzo del gas naturale liquefatto e potenziamento delle aree portuali.
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