Traffici portuali in rilevante crescita si sono registrati nel sistema dell’Adriatico meridionale (Bari, Manfredonia, Monopoli, Barletta e Brindisi) che ha chiuso il 2019 con 4716 scali in totale (128 in più rispetto al 2018) e con 15.451.697 tonnellate di merci transitate, il 2,1% in più rispetto all’anno precedente. Lo ha reso noto la locale Autorità di Sistema Portuale evidenziando, per quanto riguarda nello specifico il porto di Bari, che il 2019 è stato un anno record con 2355 scali in totale, 68 in più rispetto al precedente esercizio.
Il quantitativo delle merci movimentate è salito dell’11,1%, raggiungendo il livello complessivo di più di 6 milioni di tonnellate; il maggior contributo è stato dato dall’imbarco e sbarco delle rinfuse solide che è aumentato del 35%. La movimentazione dei container è cresciuta del 21% per un totale 82.627 teu, 14.365 in più rispetto all’anno scorso. Particolarmente dinamica è stata però la movimentazione di merci a mezzo di veicoli industriali e semirimorchi che è cresciuta di ben 7932 pezzi, raggiungendo la cifra di 165.945. Nel 2019, infine, sono stati circa 1,2 milioni i passeggeri che hanno transitato a bordo di navi traghetto ro-ro.
A proposito del porto di Brindisi, restano stabili i dati, rispetto al 2018. Nell’anno appena trascorso si sono avuti 1.812 accosti, dato praticamente invariato rispetto all’anno precedente che si rapporta a un calo complessivo del -6.1% delle merci movimentate (7.460.776 di tonnellate). Tale flessione è verosimilmente influenzata dalla diminuzione della movimentazione dei prodotti petroliferi e del carbone. Poco, infatti, possono influire sul totale i sensibili aumenti registrati, invece, delle general cargo (+98.850) dei minerali/cementi e calci (+460.704 tonnellate), dei prodotti petroliferi gassosi (+40.000 tonnellate) e, in misura minore, dei prodotti chimici e metallurgici.
Nicola Capuzzo