Questo contributo di Bruxelles al progetto del terminal container offshore del porto di Venezia consiste in 9,7 milioni di euro, stanziati nell'ambito del programma Poseidon Med II sui trasporti a basso impatto ambientale. La somma servirà per realizzare il prototipo di navi semi-affondanti (Semi Submergible Barge Transporter) ideate dalla società inglese BMT Titron e denominate Mama Vassel. La nave sarà costruita da Rimorchiatori Riuniti Panfido. Queste imbarcazioni collegheranno il terminal d'altura con quelli di terra, non solo a Venezia, ma anche a Chioggia, Porto Levante e, tramite l'idrovia, a Mantova.
Il progetto prevede uno scafo a bassa generazione d'onda e la propulsione con gasolio e gas naturale liquefatto, elementi che permettono una riduzione dei consumi e un basso impatto ambientale. Il pescaggio in navigazione di soli 4,4 metri rende tali imbarcazioni compatibili con l'ambiente lagunare. La progettazione esecutiva dovrebbe avvenire entro settembre 2016 e il primo esemplare dovrebbe essere pronto per luglio 2017, con termine della sperimentazione a dicembre.
"Tramite il contributo concesso l'Unione Europea riconosce e sostiene il cuore tecnologico del progetto della piattaforma d'altura del porto di Venezia e dà il via ad una innovazione unica nel suo genere che sarà la chiave di volta per la sostenibilità dell'intero sistema offshore-onshore", scrive l'Autorità Portuale di Venezia in una nota.
Queste navette opereranno con speciali pontoni di carico che trasporteranno fino a 384 teu, creando una sorta di "nastro trasportatore" tra il terminal d'altura e gli scali a terra. Questo sistema, secondo l'Autorità Portuale, "riduce i tempi morti nelle fasi di carico e scarico dei container, taglia drasticamente i tempi di percorrenza, i costi operativi, i consumi, e le emissioni".
La ricerca di Venezia non si limita allo scalo veneto, perché queste navi semi-affondanti si possono utilizzare in tutti i porti con pescaggio limitato e per la navigazione interna. "Per queste caratteristiche le Mama Vessel prevedono una combinazione della migliore tecnologia e ed ingegneristica europea che inevitabilmente comporterà incremento della qualità dei processi e della competitività del settore della cantieristica europea", spiega Paolo Costa, presidente dell'Autorità Portuale di Venezia. "Proprio sulla base di tali elementi la Commissione Europea ha valutato positivamente la nostra proposta, anche grazie supporto del Ministero dei Trasporti Italiano, riconoscendo sia il carattere altamente innovativo del mezzo nautico e del suo sistema di motorizzazione ad LNG sia le ricadute positive che l'imbarcazione potrebbe avere per il trasporto marittimo".
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