Il 2 aprile 2025 era la data stabilita per le cessione della società terminalista Hutchison Ports da parte del conglomerato di Hong Kong CK Hutchison Holdings a un consorzio formato da BlackStone e Msc. È una transazione valutata 22 miliardi di dollari e comprende 43 terminal portuali, esclusi quelli situati in Cina ma compresi i due strategici di Panama, a Balboa e Cristobal. Secondo fonti di stampa cinesi del 28 marzo 2025, la firma del contratto definitivo è stata rinviata a data da destinarsi per definire “dettagli significativi”, vista la complessità dell’operazione.
Ma sorge il dubbio che il fondatore di CK Hutchison Holdings, il miliardario cinese Li Ka-shing, stia subendo forti pressioni dal Governo cinese, che nei giorni scorsi ha mostrato la sua opposizione alla vendita in modo indiretto, ossia tramite duri editoriali del quotidiano Ta Kung Pao, ritenuto vicino al Governo. La vendita rientra infatti in una partita geopolitica più ampia, che vede contrapporsi Stati Uniti e Cina.
Tra le pressioni esercitate da Pechino sul Gruppo CK Hutchison Holdings, c’è la richiesta da parte delle Autorità di sospendere eventuali collaborazioni con aziende legate a Li Ka-shing, mentre l’Autorità che regola il mercato ha avviato un’indagine sull’accordo per valutare eventuali violazioni in materia di concorrenza. Inoltre, il portavoce del ministero degli Affari Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato il 27 marzo che la Cina “si oppone fermamente all’uso della coercizione economica e del bullismo per violare i diritti legittimi di altri Paesi”.
Nel mondo della logistica ci si chiede se la vendita di Hutchison Ports potrà avere conseguenze. Infatti, l’eventuale passaggio di gestione dei terminal panamensi a un nuovo soggetto internazionale potrebbe comportare modifiche nei contratti di movimentazione, nelle politiche tariffarie e nelle relazioni commerciali lungo la dorsale Atlantico-Pacifico. La presenza della compagnia marittima Msc rende la questione più complessa, perché con questa transazione il suo braccio terminalistico, Terminal Investments Limited, diventerebbe il principale gestore di terminal container del mondo.