La Ulysses era salpata dal porto di Genova con un carico di autovetture e veicoli industriali con rotta verso Tunisi e, secondo le prime informazioni, ha urtato la portacontainer, anch'essa salpata da Genova, che era ferma a circa 28 chilometri a nord-ovest da Capo Corso. Sul posto sono giunti soccorsi sia dalla Francia, sia dall'Italia e gli interventi sono mirati soprattutto e contrastare sversamenti in mare di carburante dalle due navi. L'urto non pare aver riportato danni che rischiano l'affondamento delle navi e non ha causato feriti tra gli equipaggi. Al momento della collisione il tempo era buono e il vento soffiava a sette nodi.
La collisione ha causato lo sversamento in mare di olio carburante dalla portacontainer e per contrastarlo, che è stimata in 600 metri cubi. Le unità italiane, coordinate dalla Autorità francesi, stanno operando per contenerla e bonificare l'area interessata. La centrale operativa della Guardia Costiera a Roma,su richiesta del Ministero dell'Ambiente, ha disposto, oltre al sorvolo di un aereo ATR42, nell'area interessata, anche l'invio della Motovedetta CP 409 della Capitaneria di porto di Livorno, equipaggiata con capacità ambientali. Il ministero dell'Ambiente italiano ha inviato tre unità anti-inquinamento della società consortile Castalia, concessionaria del servizio di antinquinamento nazionale.
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