La società armatoriale RBD Armatori di Torre del Greco (Napoli) non è riuscita a convincere la maggioranza dei suoi creditori sulla bontà del piano concordatario sottoposto alla votazione iniziata lo scorso 21 maggio. Determinante è stato il voto delle banche più esposte con la società perché risulta che Monte Paschi Siena e Intesa Sanpaolo non abbiano votato e ciò ha rappresentato nei fatti un giudizio sfavorevole perché non ha contribuito a raggiungere la soglia minima necessaria per la definitiva omologa del piano.
Giovanni Alari, uno dei commissari giudiziali coinvolti nella procedura di concordato preventivo di RBD Armatori, ha spiegato che ora si aprono diversi scenari: "Ci può essere una strategie difensiva da parte della società che potrebbe anche continuare a operare in bonis o potrebbe esserci una nuova proposta alternativa di concordato. Le altre alternative però potrebbero essere anche l'amministrazione straordinaria o il fallimento".
L'ipotesi dell'amministrazione straordinaria sarebbe percorribile nel caso specifico di RBD Armatori perché la procedura vede coinvolti un elevato numeri di occupati (oltre 400) considerando in particolare i marittimi impiegati a bordo delle navi in flotta. In una delle ultime relazioni redatte dai commissari giudiziali si legge infatti: "L'importanza della Procedura concorsuale che ci occupa emerge ictu oculi dell'esame del vistoso importo del Passivo trattato, pari a oltre un miliardo di dollari, dal numero dei dipendenti occupati (oltre 400), dal numero delle motonavi attualmente esercitate dalla società proponente (16 navi di proprietà oltre a una condotta in bare boat), dalla rilevanza dell'impresa armatoriale che, peraltro, rappresenta una delle ultime realtà imprenditoriali rimaste sul territorio".
Quattro navi della flotta nel corso delle ultime settimane sono state vendute e nello specifico si tratta della Capesize ribattezzata Cavaliere Grazia Bottiglieri e delle tre Panamax bulk carrier Orsolina Bottiglieri, Grazia Bottiglieri e Giovanni Battista Bottiglieri. RBD Armatori ha prontamente fatto sapere che "la società è in bonis e sta regolarmente operando; stiamo valutando tutte le possibili opzioni per preservare la continuità aziendale".
Nicola Capuzzo
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