Non è il primo annuncio su un atto concreto, anzi il più importante, della riforma portuale e speriamo che sia l'ultimo. Nel senso che finalmente a settembre sapremo come saranno configurate le nuove Autorità Portuali, che secondo il Piano Strategico della Portualità e della Logistica dovrebbero chiamarsi Autorità di Sistema Portuale. Delrio lo ha annunciato all'assemblea di Assoporti di questa mattina, che è il posto più appropriato per farlo, perché l'associazione che raccoglie le Autorità e che potrebbe uscire ridimensionata dalla riforma.
Delrio non ha precisato quante e quali saranno le nuove Autorità. Forse tutto è già stato deciso ma vuole mantenerlo riservato, forse sono ancora in corso le trattative perché, ovviamente, ciascuna delle attuali 25 Autorità Portuali vuole diventare il punto di riferimento della nuova organizzazione. Pare comunque che la scelta si baserà sui porti core, i cui criteri sono stabiliti dall'Unione Europea e che in Italia dovrebbero essere quattordici.
Nel suo discorso alla platea di Assoporti, il ministro Delrio ha usato anche espressioni forti, come è stile dell'attuale Governo. Spicca quella d'aspirazione dannunziana: "L'economia italiana ha bisogno della cura del mare e del ferro", precisando che il Piano "non è un libro dei sogni". Insomma, Delrio punta sul trasporto marittimo e quello ferroviario e ha tale proposito ha anticipato che intende integrare il Piano Strategico della Portualità e della Logistica con il contratto di programma di Rete Ferroviaria Italiana.
La riorganizzazione delle Autorità Portuali non dovrebbe nascere con una legge specifica, ma Delrio intende inserirla in una norma già presente nel calendario del Parlamento, ossia il decreto Madia sulla Pubblica Amministrazione, la cui discussione dovrebbe iniziare il 18 settembre.
Il ministro ha anche accennato anche allo Sportello Unico Portuale, che potrebbe anch'esso entrare nel testo Madia, mentre le nuove norme dragaggi avrebbero un percorso proprio. Questi sono i tre provvedimenti della riforma cui il Governo sta dando la precedenza.
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