L’India sembra decisa a colmare la distanza nella logistica che la separa dalla Cina, impedendole di porsi come una concreta alternativa per la produzione globale di beni. Un importante passo in avanti nello sviluppo del trasporto internazionale è stato annunciato il 29 agosto 2023 dalla società terminalista araba DP World, che ha ottenuto la concessione per costruire e gestire un grande terminal vicino al porto di Kandla, posto nella regione del Gujarat, sulla costa occidentale dell'India. Per realizzare questo impianto, DP World investirà 510 milioni di dollari e potrà gestirlo per trent’anni, con possibilità di proroga per altri vent’anni. L’opera sarà sviluppata dalla joint-venture Hindustan Infralog Private Limited, formata dalla stessa DP World e dal Fondo nazionale per gli investimenti.
Il terminal avrà un ormeggio di 1.100 metri, che potrà essere ampliato fino a 1.375 metri e che si collegherà all'entroterra tramite raccordi stradali e ferroviari dedicati. Le banchine potranno accogliere navi superiori ai 18mila teu e il terminal potrà movimentare fino a 2,15 milioni di teu l’anno. “Una volta operativo, il terminal svolgerà un ruolo importante nell'ambiziosa visione del governo di rendere l'India un hub di esportazione, sostenendo anche la creazione di occupazione diretta e indiretta in vari settori come i trasporti, la distribuzione e la catena di approvvigionamento”, ha spiegato il ministro indiano dei porti, delle spedizioni e delle vie navigabili, Sarbananda Sonowal.
Questo diventerà uno dei più grandi terminal container dell’India e beneficerà del quadruplicamento della linea ferroviaria Samakhiali-Gandhidham. DP World è ben radicata in India, dove gestisce cinque terminal container , di cui due a Mumbai e gli altri a Mundra, Cochin e Chennai, che offrono una capacità complessiva di sei milioni di teu.