Il 30 settembre 2020 il mercantile con bandiera liberiana Adrienne è approdato nel porto di Ancona per scaricare del caolino. La nave era partita dal Brasile e aveva fatto scalo nel porto spagnolo di Motril. Il suo approdo nel porto marchigiano era atteso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona e l’Aquila, che ha ordinato la sua perquisizione. La hanno attuata cinquanta militi della Finanza e dei Carabinieri, con unità cinofile, che hanno impiegato alcune ore per setacciare i 150 metri del mercantile. Ma i loro sforzi hanno ottenuto un importante risultato: in un ripostiglio sigillato della nave hanno trovato 216,68 chili di cocaina.
Al termine dell’operazione, i Finanzieri hanno arrestato un membro dell’equipaggio e sequestrato la nave. Secondo gli inquirenti, la cocaina era destinata al mercato abruzzese, producendo profitti per circa venti milioni, e le indagini proseguono per identificare la rete distributiva. Questo è uno dei più importanti sequestri di droga avvenuto nel porto di Ancona e mostra che la cocaina non arriva in Italia solamente su container che sbarcano negli scali del Tirreno.