Salvo ulteriori manifestazioni d’interesse che potrebbero pervenire nelle prossime settimane, si profila un derby fra Giulio Schenone (Terminal Sech) e Aldo Spinelli (Spinelli) per aggiudicarsi la concessione di tre anni di un’area di 7635 metri quadrati interna al porto di Genova, che Enel si è detta pronta a riconsegnare immediatamente all’Autorità portuale. Lo ha reso noto l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con la pubblicazione delle due “istanze concorrenti aventi ad oggetto il compendio cosiddetto ex carbonile sito presso il centro banchina di ponte ex Idroscalo del porto di Genova”.
Spinelli Srl ha presentato una richiesta il 15 luglio 2020 (integrando le due precedenti degli anni scorsi) per tre anni al fine di utilizzarla per “stoccaggio e movimentazione contenitori, nonché per i traffici afferenti rotabili, merci convenzionali e relativi servizi accessori e complementari, con contestuale richiesta di autorizzazione per la realizzazione di interventi di sistemazione dello stesso compendio demaniale”.
La domanda di Spinelli precisa che questi 7000 metri quadrati sarebbero parte integrante di un aggiornato piano industriale e d’investimenti che contempla anche l’avvio dei “già programmati lavori di riqualificazione infrastrutturale del piazzale di Idroscalo Ponente e Radice e parte di Calata Inglese”, il “riempimento nell’area ex carbonile Enel”, l’allungamento dei binari di circa 100/150 metri del terminal Spinelli in direzione di Levante, e lo “sfruttamento dell’area di Ponte Idroscalo Ponente e Radice”.
Nella sua richiesta, sempre per tre anni, il Sech spiega invece che intenderebbe svolgere “attività accessorie al ciclo delle operazioni portuali svolte nell’ambito del Terminal Sech”. In particolare: “Stoccaggio contenitori, vuoti, sorting, riparazione, pulizia, consolidamento fuori sagoma, ricevimento e consegna”. Il terminal contenitori di Calata Sanità, che alla data di presentazione della richiesta era ancora controllato da Gruppo Investimenti Portuali al 60% - mentre da inizio agosto fa capo a Psa Genoa Investmenst Nv (62% Psa e 38% Gip) - sottolinea che “l’ottenimento dell’area richiesta risulta assolutamente fondamentale per Sech che attualmente svolge le medesime attività in un’area demaniale, cosiddetta Rugna, della quale è destinata a breve a perdere la disponibilità”.
Le due richieste rimarranno affisse per trenta giorni e quindi eventuali terzi interessati avranno tempo fino al 12 ottobre prossimo per presentare le loro osservazioni. Tra questi potrebbe esserci il Gruppo Pir (Petrolifera Italo Rumena) che sulla più ampia area dell’ex carbonile Enel e di Terminal Rinfuse Genova aveva presentato anch’essa domanda di concessione negli anni scorsi.
Nicola Capuzzo