La Legge di Bilancio 2018 introduce il divieto di pagamento degli stipendi in contanti e il corrispondente obbligo di farlo tramite mezzi tracciabili, come per esempio gli assegni o i bonifici bancari. Un provvedimento che ha subito suscitato l'opposizione dei sindacati per quanto riguarda i marittimi imbarcati su navi in servizio internazionale, sostenendo che "gli anticipi sulle retribuzioni in contanti che il personale riceve a bordo sono fondamentali per consentire l'acquisto di beni e servizi primari a terra, quando le navi attraccano in porti commerciali esteri", come hanno dichiarato i segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Natale Colombo, Monica Mascia e Paolo Fantappiè. I tre segretari hanno annunciato oggi di avere presentato un emendamento su questo argomento alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati nell'ambito della discussione del Decreto Dignità: "Abbiamo elaborato e presentato uno specifico emendamento di deroga per il settore marittimo, perché venga escluso dalla tracciabilità delle somme percepite a bordo nave nei servizi internazionali. La moneta elettronica, infatti, non è accettata in molti porti del mondo. Auspichiamo che il Parlamento dia seguito positivo a questa necessaria deroga per il benessere dei nostri marittimi".
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