Da un giorno all'altro, il trasporto globale di container ha perso stiva per quasi mezzo milione di teu, proprio in un periodo di punta, quando il flusso delle merci in uscita dall'Asia cresce per affrontare le festività natalizie in Europa e America. Così, il settore è passato improvvisamente da un eccesso di stiva, una delle principali cause del crollo dei noli avvenuto nell'ultimo biennio, a una carenza. L'effetto sui noli è stato immediato e all'inizio di settembre sono balzati in alto fino al cinquanta percento, anche se nella seconda settimana del mese la crescita ha premiato più l'Europa rispetto agli Stati Uniti.
L'andamento dello Shanghai Containerized Freight Index sulle rotte trans-pacifiche mostra una ripida salita il 9 settembre, quando il nolo medio spot per teu tra il porto asiatico e la costa occidentale degli Stati Uniti è balzato a 1749 dollari, contro 1153 dollari del 26 agosto. Un incremento di oltre il cinquantuno percento, che però è stato leggermente ridimensionato il 14 settembre, quando l'indice mostra un valore di 1742 dollari per teu. Il nolo tra Shanghai e la costa orientale degli Usa è invece rimasto stabile nelle prime due settimane di settembre a 2447 dollari per teu.
I noli tra Cina e Europa hanno valori più bassi, ma mostrano una crescita maggiore. Lo Shanghai Containerized Freight Index del 9 settembre tra Shanghai e l'Europa settentrionale segna 943 dollari per teu, con un incremento di quasi il 36% sul 26 agosto, che il 14 settembre sale a 966 dollari (+23%). Quello tra Shanghai e Mediterraneo (che considera i porti di Barcellona, Valencia, Napoli e Genova) è la prima settimana a 702 dollari (+27% sul dato del 26 agosto) e la seconda balza a 860 dollari (+55% sempre sul 26 agosto).
Ma questo effetto ricostituente proseguirà anche dopo il picco stagionale? Alcuni analisti ritengono che il colpo della Hanjin possa essere riassorbito dal costante aumento della stiva globale: secondo Alphaliner, nel 2016 aumenterà del 3,9% rispetto all'anno precedente, mentre Clarkson stima che entro il 2019 ci sarà un incremento del 16,9%. Ciò in un contesto economico incerto che mostra un rallentamento del flusso di container. Intanto, le principali compagnie marittime si sono già lanciate alla conquista delle rotte lasciate libere da Hanjin Shipping. L'alleanza 2M – formata da Maersk e MSC – parte oggi con un nuovo servizio trans-pacifico svolto da sei portacontainer.
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