Fedespedi concorda con l'opposizione dichiarata da Confetra e dalla confederazione europea Clecat al possibile rinnovo dell'esenzione delle alleanze tra le compagnia marittime dalla normativa Antitrust. La federazione degli spedizionieri "ritiene, piuttosto, che la Commissione europea debba definire al più presto linee guida chiare e trasparenti e sistemi di monitoraggio e controllo effettivo per il settore, perché si evitino e si scoraggino comportamenti potenzialmente collusivi e oligopolistici, a discapito dell'efficienza delle supply chain". Nel comunicato diffuso oggi, Fedespedi ricorda anche che "le norme europee (art. 81 par.3 del Trattato costitutivo della Comunità Europea e successivo art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea) già ammettono la possibilità di dare vita ad accordi o pratiche coordinate, a condizione che contribuiscano a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o a promuovere il progresso tecnico o economico".
Secondo Fedespedi, la Commissione Europea non deve rinnovare la deroga (che scadrà nell'aprile del 2020) perché nell'ultimo decennio è "profondamente cambiato" il mercato del trasporto marittimo, dove l'aumento delle dimensioni delle navi e la nascita di tre grandi alleanze armatoriali hanno creato un "forte sbilanciamento contrattuale a favore delle compagnie di navigazione, a scapito di porti, terminalisti e logistica in generale". Il presidente di Fedespedi, Roberto Alberti, spiega che "un mercato ristretto a pochi grandi player non può essere sinonimo né di concorrenza, né di libertà contrattuale. L'ultima evoluzione del mercato dello shipping, con la creazione di tre Alleanze che agiscono, nella sostanza, come oligopoli, ha creato una situazione insostenibile; a pagarne il prezzo più alto è la merce, con una sempre minore possibilità di scelta e un servizio spesso di bassa qualità in termini di tempistiche, flessibilità ed efficienza. L'UE deve vigilare e garantire una reale concorrenza nel settore dello shipping".
Sulla questione interviene anche il presidente di Confetra Nereo Marcucci: "La Commissione europea non può sottrarsi al suo compito di arbitro del mercato: deve garantirne il pluralismo e deve eliminare ogni disuguaglianza di applicazione delle normative antitrust nel settore logistico. Non siamo pregiudizialmente contro la proroga, sempre che ovviamente i benefici per il mercato che da essa sarebbero scaturiti siano dimostrati e misurati. Siamo, invece, contro una proroga 'senza condizioni', che quindi non si ponga il problema di evitare che le grandi Alleanze tra Shipping Line possano utilizzare tale deroga alla normativa comunitaria Antitrust per riprodurre lato terra le stesse condizioni oligopolistiche che oggi si registrano lato mare".
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