Il 5 luglio 2024, Fedespedi ha pubblicato sul suo sito web il rapporto annuale sull’analisi economico-finanziaria delle compagnie di navigazione, basato sui bilanci del 2023. La ricerca riguarda in particolare le dieci principali compagnie operanti nel trasporto marittimo del container, ma in alcuni casi esclude la più grande, in termine di flotta, Msc e la francese Cma Cgm, perché entrambe non pubblicato i loro bilanci consolidati. Gli analisti di Fedespedi infatti considerano solo i bilanci consolidati per garantire uniformità e confrontabilità.
Il rapporto inizia con una panoramica generale. Nonostante le crisi internazionali, il Pil mondiale del 2023 è cresciuto del 3,2%, con una flessione del commercio internazionale dello 0,4%. Per il 2024, il Fmi prevede una crescita del Pil del 3,2% e un aumento degli scambi internazionali del 2,8%. Dopo una contrazione del traffico container nel 2022, il 2023 ha visto una stabilità (+0,6%). Il primo trimestre del 2024 ha registrato un incremento del 9,2% nel volume dei container movimentati rispetto allo stesso periodo del 2023, dovuto principalmente alla crescita dell’export dai Paesi del Far East.
Una parte importante del rapporto riguarda le prestazioni operative delle compagnie di navigazione del container, fornendo una visione dettagliata della loro capacità e attività. Il primo punto riguarda la capacità della flotta. Alla fine di maggio 2024, le compagnie analizzate possedevano complessivamente 3.813 portacontainer, che rappresentano circa il 55% di quelle totali a livello globale. La capacità totale di tali flotte era di 25,4 milioni di teu, coprendo l'85,4% di quella globale. La capacità media per nave era di 6.679 teu, un valore che riflette un'ampia capacità di carico delle unità operative.
Il testo entra anche nei dettagli delle singole compagnie marittime, evidenziando le variazioni avvenute tra il 2021 e il 2024. Complessivamente, la stiva è aumentata di 3,8 milioni di teu e le tre compagnie che hanno registrato i maggiori incrementi sono Msc (+1,569 milioni di teu), che resta saldamente al vertice dell’elenco in termini di capacità, Cma Cgm (+554mila teu) e Hapag-Lloyd (+339mila teu).
Se consideriamo il mercato dal punto di vista delle alleanze, il rapporto mostra che le compagnie coinvolte nelle tre grandi alleanze (2M, Ocean Alliance, e THE Alliance) controllano l'81,4% della capacità totale offerta e il 51,3% delle navi, con una capacità media per nave di circa 6.800 teu, molto superiore alla media delle altre compagnie. È importante notare che l'alleanza 2M tra Maersk e Msc è destinata a sciogliersi a partire da gennaio 2025. Maersk formerà una nuova alleanza denominata Gemini Cooperation con Hapag-Lloyd, che uscirà da THE Alliance. Questa riorganizzazione delle alleanze potrebbe avere un impatto significativo sulle dinamiche del mercato e sulla capacità operativa delle compagnie coinvolte.
Il secondo importante aspetto della ricerca di Fedespedi riguarda le prestazioni economico-finanziarie delle compagnie. Nel 2023 si registra un significativo calo di fatturato delle compagnie considerate, che i ricercatori attribuiscono alla diminuzione della movimentazione e al forte calo dei noli rispetto all'anno precedente. Il valore medio del nolo per teu è diminuito di oltre il 50% per la maggior parte delle compagnie. I principali indici di bilancio utilizzati per l'analisi includono Ros, Roa, Roe, Quick Ratio, Cassa/Debiti vs banche a breve, Rapporto di indebitamento bancario, Debiti vs banche a M-L/Investimenti fissi, Ebit/Oneri finanziari, Debiti finanziari totali/Ebitda, e Quoziente di indebitamento.
Per quanto riguarda la redditività operativa (Ros) - che misura il reddito operativo (Ebit) in rapporto al fatturato - nel 2023, il calo dei noli ha influito negativamente su questo indicatore, con molte compagnie che hanno visto una significativa riduzione della redditività operativa rispetto al 2022. Per esempio Cma Cgm ha registrato un Ros del 7,7% nel 2023, in calo rispetto agli anni precedenti, Cosco Shipping Lines ha riportato un Ros del 15,9%, nonostante un calo dell'86% del suo Ebit, ed Evergreen ha ottenuto un Ros del 13,8%, riflettendo una riduzione dell'88,5% del profitto netto.
Il Return on Assets (Roa) pone a confronto il reddito operativo con il totale degli attivi, valutando la capacità dell'azienda di remunerare il capitale investito. Un Roa elevato indica una gestione efficiente degli asset aziendali. Tuttavia, nel 2023, il Roa delle compagnie di navigazione ha subito una contrazione a causa della diminuzione dei noli e dei fatturati. Cma Cgm ha registrato un Roa in calo a causa della riduzione significativa del reddito operativo, il Roa di Hapag-Lloyd è diminuito parallelamente alla riduzione dell'Ebit del 85,2%, mentre Maersk ha visto una riduzione del Roa in linea con la diminuzione dell'Ebit del 88,6%.
Nel primo trimestre del 2024 le prestazioni economico-finanziarie mostrano una variabilità significativa tra le diverse compagnie. Alcune, specialmente le asiatiche e Zim, sono riuscite ad aumentare il fatturato e i risultati finali, recuperando situazioni negative. L'andamento dei noli ha influenzato i ricavi per unità di carico, che sono generalmente diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2023, nonostante l'aumento dei volumi trasportati.
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