Aggiornamento dell'11 settembre h 20:00: secondo fonti non ancora ufficiali, i punti 2 e 3 non sarebbero passati al CdM.
Il testo approvato in via preliminare l'8 settembre comprende tre punti, che riguardano una nuova classificazione dei porti, l'adeguamento delle funzioni del presidente delle Autorità di Sistema Portuale e i comitati di gestione delle stesse ASP. Il decreto stabilisce tre categorie di porti: quelli finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato; quelli commerciali di rilevanza internazionale o nazionali costituenti nodi delle grandi reti dei trasporti e della navigazione; quelli di rilevanza interregionale e regionale nei quali le Regioni esercitano funzioni gestorie.
Con l'adeguamento delle funzioni, il presidente dell'ASP riceve anche quelle che prima della riforma erano svolte dall'ente gestore. Una nota del ministero dei Trasporti precisa che con la modifica "il presidente adotta il Piano dell'organico del porto dei lavoratori delle imprese di cui agli articoli 16, 17 e 18 della legge 84/94 sulla base dei piani di impresa, degli organici e del fabbisogno lavorativo comunicati da dette imprese".
A queste si aggiungono le funzioni che il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale può adottare per quanto riguarda le politiche attive del lavoro "indirizzate a migliorare i fattori di criticità del mercato del lavoro tramite dei piani". Tali piani, aggiunge il ministero, hanno per oggetto la formazione professionale per la riqualificazione o la riconversione del personale interessato o eventuali misure di sostegno al reddito per accompagnare , per un periodo massimo di cinque anni, i lavoratori interessati ai trattamenti previdenziali di Legge.
Infine, il Decreto approvato l'8 settembre estende Decreto Legislativo numero 39 dell'8 aprile 2013 al Comitato di gestione dell'ASP: "È previsto che ai membri del Comitato di gestione si applichino le disposizioni vigenti in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. Si prevede, inoltre, che il Comitato di gestione sia comunque regolarmente costituito con la metà più uno dei componenti", spiega la nota ministeriale.
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