A gennaio 2024, il Gruppo Grimaldi acquisì dal Gruppo Investimenti Portuali il Terminal Darsena Toscana, che gestisce il traffico di container nel porto di Livorno. Dopo avere rilevato il controllo dell’impianto, la compagnia di navigazione ha iniziato a farvi scalare anche le sue car carrier, attività che ha destato preoccupazioni nella comunità portuale per un possibile ridimensionamento nei contenitori. Il 20 giugno 2024 si sono mosse alcune associazioni di operatori (Asamar, Cna Fita Livorno, Confetra Toscana, Confindustria Toscana Centro e Costa, Lega Coop Toscana e Spedimar) per chiedere chiarimenti.
Poi ha preso pozione anche l’Autorità portuale, che ha ribadito che “Tdt deve mantenere intatta la propria vocazione merceologica”. L’Autorità ha anche chiesto che nel piano d’impresa che Grimaldi sta presentando “vengano presi impegni tangibili, concreti, in direzione non soltanto della conservazione della vocazione primaria del terminal, ma che vengano promossi piani di sviluppo orientati a favorire una reale crescita dei traffici containerizzati”.
Il 21 giugno è giunta la risposta del Gruppo Grimaldi, che smentisce le preoccupazioni sul ridimensionamento dei container. Riguardo all’approdo delle car carrier, la compagnia spiega che anche il terminal Tdt è stato colpito dalla flessione del traffico container causato dalla crisi del Mar Rosso, causando “forti perdite nei primi mesi del 2024”.
Questa è una situazione che ha costretto Grimaldi “ad accogliere traffici surrogati, quali quelli di veicoli nuovi, nel pieno rispetto delle norme e della libera concorrenza, e nell’interesse dei lavoratori, dei clienti, oltre che del porto, della città di Livorno, della regione Toscana e dell’intero Paese”. La nota aggiunge che “premesso che tutti i terminal ro/ro di Livorno sono attualmente privi di spazi liberi, senza il pronto intervento di Tdt, tali volumi di veicoli nuovi, peraltro movimentati da un diretto competitor del Gruppo Grimaldi, sarebbero stati dirottati verso altri scali vicini, a scapito dell’intera comunità portuale di Livorno”.
Oltre a ribadire che “Tdt non ha alcuna intenzione di ridimensionare il traffico container”, Grimaldi annuncia che “al contrario, è attualmente in trattativa per attrarre due nuovi clienti, tra i maggiori player nel trasporto marittimo di container”. Il comunicato termina con una nota polemica: “Invece del clima di allarme infondato e pretestuoso fomentato da alcuni operatori attivi nel porto di Livorno, interessati solamente a difendere la propria rendita di posizione, il Gruppo Grimaldi si sarebbe aspettato un plauso, oltre che per gli ingenti investimenti finora fatti a Livorno, anche per i continui sforzi per sviluppare i traffici marittimi da e per lo scalo labronico”.