Durante una conferenza stampa ad Amburgo dove Hapag-Lloyd ha presentato i risultati del 2022, l’amministratore delegato della compagnia marittima, Rolf Habben Jansen, ha annunciato che entro il primo trimestre del 2024 costituirà una società dedicata alla gestione dei terminal portuali, che ora fanno capo direttamente alla capogruppo. Questa mossa indica la volontà di estendere tali attività, affermata nelle scorse settimana con l’acquisizione del 35% della società terminalista indiana JM Baxi Ports & Logistics.
Recentemente ha anche acquisito le attività terminalistiche della società cilena SM Saam, che muove 3,5 milioni di teu in sei porti dell’America Latina. Ricordiamo anche che Hapag-Lloyd ha acquisito a settembre il 49% del Gruppo Spinelli. Inoltre ha partecipazioni in Germania nei terminal di JadeWeserPort e Altenwerder di Amburgo, nel TC3 di Tangeri e nel Terminal 2 del porto egiziano di Damietta, quest’ultimo in fase di costruzione. E probabile quindi che inserirà tutti questi assetti nella nuova società terminalista.
Nel 2022, Hapag-Lloyd ha celebrato il 175° anno di vita producendo un fatturato di 34,5 miliardi di euro col trasporto di 11,8 milioni di teu. L’Ebitda è stato di 19,4 miliardi di euro e l’Ebit di 17,5 miliardi di euro. Questi risultati, spiega la compagnia, sono stati ottenuti soprattutto per l’aumento dei noli, il cui valore medio è stato di 2.863 dollari per teu (a fronte dei 2.003 dollari dell’anno precedente).