Quanto vale l'attività dei trasporti e della movimentazione dei container in Italia? Quasi 20 miliardi di euro, al netto del trasporto stradale che incrementerebbe ulteriormente questo valore. Lo sostiene il Centro Studi di Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) che ha fornito un'analisi dettagliata sulla capacità dei traffici container di creare ricchezza e occupazione diretta, indiretta e indotta sul territorio nazionale.
Il Centro Studi Confetra ha stimato per ogni teu lavorato un fatturato in media di circa 2900 euro (per attività di sdoganamento, stoccaggio, distribuzione, ecc.), con un utile di circa 250 euro e un beneficio per lo Stato (sotto forma di entrate per l'erario) di circa 1450 euro e una creazione di posti di lavoro pari a 42 unità ogni mille container. Considerando dunque i dati di traffico dei porti italiani nel 2015, vale a dire circa 6,35 milioni di teu in import/export e altri 3,78 milioni di teu in trasbordo, si giunge ai seguenti valori: in Italia l'attività dei container genera ogni anno un fatturato di quasi 20 miliardi di euro, un utile di 1,6 miliardi, entrate per lo Stato di circa 9,5 miliardi e 285.000 posti di lavoro.
Ulteriori stime del Centro Studi Confetra basata su dati forniti dell'Agenzia delle Dogane, rivelano inoltre che la "fuga" di traffico container che preferisce evitare di imbarcare e sbarcare in Italia scegliendo l'alternativa rappresentata dai porti del Nord Europa (1,2 milioni di teu) rappresenta un fatturato mancato pari a circa 2,3 miliardi di euro.
Prima dell'assemblea della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica che è svolta a Roma il 12 aprile, il presidente uscente Nereo Marcucci in un paio di recenti uscite pubbliche ha sottolineato i meriti del Governo Renzi in materia di portualità e logistica. In particolare ha messo in evidenza alcuni importanti risultati raggiunti in materia di dragaggi portuali, di investimenti sui nodi ferroviari e di semplificazione dei processi di sdoganamento delle merci, ma più di tutto ha apprezzato ciò che cambierà nella programmazione nazionale dei nuovi interventi infrastrutturali. "La vera riforma dei porti sta nella programmazione e pianificazione degli investimenti a Roma. Negli ultimi anni in Italia sono stati investiti 5,2 miliardi di euro" ha detto Marcucci, che poi ha ricordato: "Porti e operatori dei trasporti sono un mezzo della più ampia catena logistica, occorre non dimenticare che l'obiettivo è quello di esportare di più e consumare a prezzi più bassi".
Nicola Capuzzo
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