Rispetto al 2013, quando i terminal italiani di Contship movimentarono complessivamente 5.174.000 teu, si registra quindi una situazione praticamente invariata, anche se dall'analisi delle singole strutture emerge che il transhipment mostra una leggera flessione, mentre il gateway cresce. Al vertice, in termini di volumi, resta il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro, che è anche il più importante hub di transhipment italiano. Nel 2014 ha movimentato 2.970.000 teu, contro i 3.087.000 teu dell'anno precedente.
Una "modesta contrazione", come la definisce Contship Italia, rispetto alla crescita registrata nei due anni precedenti. La società la giustifica con il rallentamento estivo causato dal potenziamento del sistema informatico e dalla temporanea interruzione di attività imposta dalla gestione di un'operazione sotto egida Onu (ossia il trasbordo di semirimorchi legato al ciclo di distruzione delle armi chimiche siriane).
In compenso, sottolinea Contship Italia, è migliorata la produttività della banchina calabrese, perché il numero medio di teu movimentati per nave è aumentato del tre percento, grazie anche all'incremento delle dimensioni delle navi in servizio sulle rotte tra Asia ed Europa. Inoltre, a dicembre 2014 il Medcenter Container Terminal ha cumulato cinquanta milioni di teu movimentati dalla sua nascita (avvenuta nel settembre 1995).
Il secondo scalo di transhipment italiano gestito da Contship è il Cagliari International Container Terminal, che opera anche come porta per le merci sarde in importazione ed esportazione. I numeri del 2014 sono esattamente gli stessi dell'anno precedente: 656mila teu.
Tra i porti gateway, al vertice troviamo il La Spezia Container Terminal, che nel 2014 ha movimentato 1.109.000 teu, contro 1.031.000 teu dell'anno precedente. Questo risultato deriva anche dalla completa acquisizione della Speter, avvenuta a maggio 2014, che secondo la società "ha aggiunto ulteriori volumi ad un trend di crescita comunque già presente". Il terminal ha aumentato del dieci percento anche i volumi inoltrati su rotaia, portando la quota della ferrovia al 35%.
Il Salerno Container Terminal supera la soglia dei 200mila teu, attestandosi a 234mila teu, registrando una crescita percentuale a doppia cifra per il secondo anno di seguito. Il terzo scalo puramente gateway gestito da Contship è il Terminal Container Ravenna, che nel 2014 ha movimentato 198mila teu, in flessione rispetto ai 206mila teu dell'anno precedente. La società precisa che negli ultimi mesi dell'anno il terminal mostra "una forte crescita", aggiungendo che "i limiti di profondità delle acque e di accessibilità alle banchine, che l'Autorità Portuale conferma di voler risolvere durante il 2015, hanno certamente influenzato questo risultato".
Contship Italia partecipa anche alla gestione del terminal marocchino di TangerMed, che continua nella sua crescita sostenuta: nel 2014 le sue banchine hanno lavorato 1.428.000 teu, a fronte di 1.064.000 teu dell'anno precedente. É aumentato del sei percento anche il numero delle navi approdate, che ha toccato la cifra di 1347 unità. Contando anche le attività del Marocco, Contship Italia ha movimentato 6,6 milioni di teu, con un incremento del 5,7%.
La società italiana offre anche servizi intermodali, gestiti da Sogemar e Hannibal, che complessivamente hanno trasportato su rotaia 240mila teu, lo stesso numero del 2013. Ciò è avvenuto nonostante l'interruzione delle attività dello hub di Melzo (Milano) di novembre e le limitazioni di dicembre, causate dall'ampliamento della locale stazione di controllo di Rete Ferroviaria Italiana. Una limitazione subita anche dalla società di trazione ferroviaria del gruppo, Oceanogate Italia, che nel 2014 ha prodotto 1.067.000 treni-chilometri (a fronte dei 1.070.000 del 2013).
Sul versante intermodale, Contship Italia annuncia che nella prima parte del 2015, il Rail Hub Milano di Melzo completerà la seconda fase di d'investimenti, con uno sviluppo che prevede l'ampliamento di 100mila metri quadrati di nuovi piazzali e quattro nuovi binari interni, lunghi 750 metri ciascuno. Sempre da quest'anno, Hannibal gestisce i servizi di trasporto intermodale sia in ambito nazionale che internazionale.
La presidente del Gruppo Contship Italia, Cecilia Eckelmann-Battistello, presentando i risultati del 2014 ha anche tracciato le linee d'evoluzione del trasporto di container: "Le compagnie di navigazione continuano a sviluppare la loro strategia di alleanze, fusioni, integrazione e cooperazione. Sono operazioni attuate per aumentare l'efficienza dei loro network, ridurre i costi operativi, migliorare i livelli di servizio, affidabilità e puntualità, oltre ad una maggiore copertura dei mercati serviti". Secondo Battistello, potrebbe continuare la pressione al ribasso dei noli, "anche se si registrano segnali di ripresa incoraggianti".
Contship Italia continua comunque a investire nei terminal, aggiunge la presidente, per prepararsi ai nuovi scenari globali che stanno cambiando rapidamente: "I network di servizi East-West (2M), Ocean Three (O3) e l'accordo di cooperazione tra UASC e Hamburg Sud, così come quelli tra Hapag Lloyd, CSAV e tra CCNI e Hamburg Sud sono diventati operativi nel 2015 iniziando a competere, nel mercato globale, con i network già esistenti CKYHE e G6. Per queste ragioni, l'offerta Contship sta evolvendo con nuovi prodotti attraverso i quali ripensare la supply chain globale e servire con efficacia ed efficienza, non solo i maggiori mercati italiani, ma anche quelli europei oltre le Alpi."
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!