Il Centro Studi di Fedespedi ha diffuso il rapporto semestrale sul trasporto delle merci in Italia e quello dei primi sei mesi del 2021 era atteso per comprendere se e quanto il settore abbia recuperato dopo la crisi pandemica. In generale appare una decisa svolta positiva rispetto al 2020, con traffici in crescita, anche se con percentuali inferiori rispetto al contesto internazionale. Il traffico globale di container, al netto delle attività di trasbordo e cabotaggio, è stimato in 88,6 milioni di teu, con un aumento sullo stesso periodo del 2020 del 13,5%.
I porti italiani hanno movimentato 3,945 milioni di teu, un valore che raggiunge quello pre-pandemico. In termini percentuali, l’aumento è stato del 10,9%, escludendo il transhipment di Gioia Tauro, che scende al 4,6% se consideriamo anche il porto calabrese. Quest’ultimo, infatti, mostra una riduzione del trasbordo verso i porti adriatici. Sono invece cresciuti i container alla Spezia (+27,6%) e a Genova (+15,7%). Se però consideriamo gli altri porti esteri del Mediterraneo, risulta che hanno movimentato 10,9 milioni di teu, con un aumento del 6,6% e quindi superiore a quello italiano, mentre ancora maggiore è la percentuale di crescita degli scali dell’Atlantico settentrionale: 9%, con una movimentazione totale di 22,2 milioni di teu.
Fedespedi rileva che a fronte di questo generale aumento dei volumi, il trasporto marittimo di container sconta un continuo aumento dei noli: “Fatta 100 la media dei noli di gennaio 2020, a metà settembre 2021 essi hanno toccato quota 472 sulla tratta Cina-Nord Europa e 419 su quella Cina-Mediterraneo, mentre l’indice generale ha toccato quota 334”, scrivono gli analisti. E aggiungono: “L’ulteriore e continua crescita dei noli nel corso del 2021 e le misure di contenimento dei costi hanno permesso alle compagnie marittime di ottenere significativi aumenti del fatturato, e ottimi risultati in termini di utili finali, che si collocano abbondantemente sopra il 20% del fatturato”.
Fedespedi rileva anche che a luglio – quindi fuori dal periodo considerato – il tasso di crescita dei noli mostra un rallentamento, “dando l’impressione che il momento più critico potrebbe essere stato superato”. Un altro punto critico del trasporto marittimo di container è il mancato rispetto dei tempi di arrivo ai terminal delle portacontainer e secondo i dati di Sea Intelligence, citati nella ricerca, nel 2021 solo il quaranta percento delle navi è arrivato nell’orario programmato.
Il trasporto aereo delle merci mostra in Italia un aumento del 34,8% nei primi otto mesi del 2021, con una movimentazione totale negli aeroporti di 700mila tonnellate. Questo valore resta però inferiore, anche se di poco, alla quantità movimentata nel 2019, che era di 713mila tonnellate. Malpensa resta saldamente al primo posto tra le cargocity italiane, anzi con la pandemia ha aumentato la sua quota, che sfiora il 70%. Lo scalo lombardo nei primi otto mesi è cresciuto del 56,4%.